Totò Orlando querela Figuccia| La replica: “Mi sono sbagliato”

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23 Ottobre 2013, 19:29

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PALERMO – Nota, contronota, annuncio di querela e infine ammissione dell’errore. Sembra una telenovela la querelle tra il capogruppo dell’Mpa a Sala delle Lapidi Angelo Figuccia e l’ufficio di presidenza del consiglio comunale. Ieri, infatti, l’autonomista aveva attaccato la presidenza sparando a zero contro presunte spese clientelari della presidenza. Nota a cui era seguita una precisazione che correggeva il tiro ma che ha scatenato la reazione di Totò Orlando.

“Le parole del capogruppo Mpa sono gravi, infondate e inaccettabili – dice Orlando – avendo il dovere di tutelare l’onorabilità e l’immagine della Presidenza del Consiglio Comunale, che ho il privilegio di rappresentare, ho dato mandato di adire le opportune vie giudiziarie. Avrei evitato di compiere questo passo che mi pesa sotto diversi punti di vista: istituzionale, politico e personale. Ma non posso permettere a nessuno di gettare ombre sull’operato della Presidenza del Consiglio Comunale e dei suoi Uffici, operato che è sempre stato improntato alla trasparenza e al rispetto delle regole”. “Le spese di rappresentanza dell’ufficio di presidenza sono assoggettate a vincoli di legge, con criteri e modalità disciplinati per legge – aggiunge la vicepresidente Nadia Spallitta – non è pensabile che si possano fare spese fuori dai limiti”.

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Ieri Figuccia aveva puntato il dito contro “pullman per gite turistiche verso non meglio precisate località, bande musicali per feste rionali, palchi pagati per semisconosciuti cantanti neomelodici partenopei in cerca di effimera gloria, manifesti finanziati per pubblicizzare manifestazioni di piccolo cabotaggio, coppe e medaglie elargite per non meglio precisate gare e tornei sportivi tra amici al bar”. Parole forti, che oggi il capogruppo aveva provato in parte a mitigare con una seconda nota: “Sono amareggiato per l’interpretazione che e’ stata fatta delle mie parole in merito ai fondi a disposizione della Presidenza del Consiglio comunale. Tuttavia, anche io come tutti gli altri consiglieri comunali, ufficio di presidenza compreso, ascolto tutti i giorni le parole e il pensiero della gente per strada e sono tenuto, per il mandato elettivo a cui sono stato chiamato, ad esserne portavoce. Il difficile momento che l’intera Nazionale sta attraversando impone il massimo rigore. Purtroppo, il potere discrezionale che viene dato al Presidente del Consiglio comunale lo sovraespone. Personalmente, non ho pero’ mai avuto dubbi sull’onestà intellettuale del Presidente Orlando, ne’ dell’intero ufficio di presidenza e di tutti i miei colleghi in Consiglio, nonche’ dei dirigenti e funzionari che collaborano con le predette istituzioni. E’ importante ricordare a ciascuno di noi che il ruolo che occupiamo deve sempre interpretato in termini di totale servizio alla collettività”.

Ma la parziale retromarcia non ha sortito gli effetti sperati, visto che oggi Orlando ha annunciato la querela. E così Figuccia, sul finire, ha ammmesso l’errore: “Guardando le carte relative alle norme vigenti, ho avuto l’opportunità di verificare che l’ufficio di presidenza del Consiglio Comunale non ha alcuna competenza su queste materie e prendo atto che mi sono sbagliato e me ne dispiace ulteriormente”.

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23 Ottobre 2013, 19:29

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