15 Febbraio 2016, 11:26
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PALERMO – Roma, Inter e Napoli in un mese. Un tour de force da superare senza Stefano Sorrentino, non soltanto un portiere tra i più efficienti in tutta la Serie A, ma anche la guida carismatica di una squadra giovane e allo sbando. Se la lesione al bicipite femorale dovesse essere confermata dagli esami strumentali in programma nella giornata di domani, il capitano del Palermo ne avrà come minimo per un mese. Una batosta letale per una squadra piombata in piena lotta salvezza, col Frosinone che pressa da dietro e l’ennesimo ribaltone in panchina. Il Iachini-bis rischia così di cominciare con la peggiore delle notizie.
All’Olimpico l’assenza di Sorrentino è pressoché certa. Contro la Roma toccherà di nuovo a Fabrizio Alastra prendere posto tra i pali, stavolta per l’esordio da titolare in massima serie. Dopo la prova convincente col Torino, il diciottenne trapanese sarà chiamato a ripetersi contro la squadra di Spalletti, reduce da quattro successi di fila. Una “prima” di fuoco per il giovane prodotto della Primavera rosanero, ma anche per tutto il Palermo. Dopo la trasferta romana arriverà il Bologna, una delle squadre più in forma del campionato, per quello che (salvo ulteriori ribaltoni) sarà il ritorno di Iachini al “Barbera”, poi arriveranno altre due big: la trasferta di San Siro con l’Inter e il Napoli in casa. Due sfide sulla carta proibitive, da affrontare con ogni probabilità senza Sorrentino.
Se a Roma è praticamente certo l’utilizzo di Alastra, per le altre partite potrebbero aprirsi altre ipotesi. Difficile che un eventuale rientro di Josip Posavec possa valere al giovane croato la promozione a titolare, mentre si fa sempre più strada la possibilità di intervenire sul mercato degli svincolati. Due i nomi nella lista, quello dell’ex catanese Frison e dell’esperto Vlada Avramov, che rappresenterebbero una soluzione d’emergenza per una squadra costretta a puntare su un diciottenne. Considerando però anche il periodo di stop dei due estremi difensori in questioni, viene legittimo chiedersi se a questo punto non sia il caso fare all-in sul talentino della Primavera. D’altronde, contro il Torino, è stato uno dei pochi ad uscire a testa alta. Potrebbe essere l’occasione giusta per il futuro della porta rosanero.
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15 Febbraio 2016, 11:26