25 Ottobre 2012, 15:57
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PALERMO – Uno dei problemi che affligge la Sicilia ed in particolare Palermo, come diceva Johnny Stecchino, oltre al traffico e la siccità, è quello della spazzatura che invade le strade. Alcune recenti avarie tecniche sulle macchine della discarica di Bellolampo stanno mettendo in ginocchio il capoluogo siciliano, determinando una serie di rallentamenti nella raccolta dei rifiuti. Lungo le strade si trovano cumuli di spazzatura che, con i cassonetti ricolmi, occupano i marciapiedi e parti stesse della carreggiata.
Nel centro storico di Palermo, precisamente nel quartiere Kalsa, ma anche in altre parti della città, regnano il degrado e l’immondizia. Non passano di certo inosservati i numerosi cassonetti collocati di fronte l’Oratorio dei Bianchi in via dello Spasimo, come segnalatoci da un nostro lettore. Si tratta di uno tra i monumenti più suggestivi che la città di Palermo possa offrire ai turisti, viene rovinato a tutte le ore del giorno dai numerosi rifiuti che vengono gettati a tutte le ore. Nonostante di fronte la struttura ci sia un divieto di abbandono di rifiuti sul suolo pubblico, davanti l’edificio domina la sporcizia e il cattivo odore.
Abbiamo chiesto a Giovanna Cassata, direttrice del vicino museo Abatellis, come mai non si intervenga a fare ripulire la zona e renderla fruibile ai turisti. “Venti giorni fa ho segnalato all’Amia l’emergenza rifiuti dell’Oratorio dei Bianchi – racconta la direttrice a Livesicilia – e loro tre giorni fa sono intervenuti togliendo i rifiuti speciali. Apprezziamo lo sforzo che l’Amia ha fatto, ma per il resto non posso occuparmene io. Posso soltanto affermare – continua – di avere sollecitato la ditta affinché la pulzia venga fatta. Per il resto deve occuparsene chi di competenza”.
Interventi limitati, dunque, ai rifiuti più ingombranti, come carcasse di divani, frigoriferi e lavatrici. Resta in tutta la sua gravità il problema dei cassonetti di rifiuti stracolmi e del cattivo odore.
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25 Ottobre 2012, 15:57