“Tra due anni avremo | una Sanità d’eccellenza”

di

13 Febbraio 2011, 00:00

4 min di lettura

(rp) Assessore Massimo Russo, da dove cominciamo?
“Da una premessa necessaria”.

Prego.
“Siamo tutti convinti che c’è finalmente una struttura che vuole cambiare le cose nell’interesse dei siciliani?”.

Dovremmo chiederlo ai lettori.
“Noi vogliamo dare alla Sicilia un sistema sanitario efficiente. Io lo voglio. E’ la mia scommessa e la mia avventura. Sono il primo a pormi il problema del mio ruolo e del suo significato. Sono il primo ad esercitare autocritica, per creare le condizioni concrete di una svolta”.

La cronaca a riguardo non manca. Le cito a saltare: il caso Allegra.
“Ci arriveremo. Andiamo per gradi. Noi abbiamo trovato un intreccio perverso, una totale disarticolazione. Abbiamo colpito gli interessi di coloro che avevano trasformato la Sanità siciliana in un mercato politico delle vacche, un raccoglitore di consenso. Ci avversano, ovvio. Ma i riscontri positivi non mancano”.

No?
“Siamo molto simati nel Paese. Non abbiamo la bacchetta magica. Eppure la Sicilia è citata come regione virtuosa. Ho cominciato dall’apparato amministrativo. Qui, nel Palazzo, ha avuto inizio la rivoluzione copernicana, per produrre una Sanità d’eccellenza ed economicamente conveniente”.

Che ancora mica si vede, però…
“Da qualche parte sì. Ci vogliono ancora due anni. La rinascita procede con i tempi logici.  Tra due anni saremo all’apice”.

Come mai vi attaccano, nel frattempo?
“Qualcuno ha perso il potere. Certi giornali seguono una linea editoriale precisa, interessi editoriali precisi. Siamo sotto il fuoco di fila”.

I tagli, i tagli, i tagli, assessore. E’ un ritornello diffuso.
“Sfido pubblicamente chiunque a citarmi un solo taglio. La razionalizzazione, che abbiamo messo in campo, è un’altra cosa. C’è voluto un anno soltanto per raccogliere i numeri, per capire l’entità del danno che i nostri predecessori ci hanno lasciato. Tra due anni saremo tra i primi in Italia per qualità di sistema”.

Qualcosa avrete sbagliato…
“La comunicazione non è passata. Non è colpa nostra”.

Per colpa di chi?
“I giornali scrivono cose che non stanno né in cielo né in terra. Come quel tale giornalista siciliano che sta a Milano e, da Milano, pontifica”.

Ho capito a chi si riferisce, sa?
“Non ha importanza scriverlo. E’ il principio che conta. Ho avuto il mandato in bianco dal presidente Lombardo, uno che ha fegato. Sono qui per realizzare un programma trasparente, con la squadra migliore”.

Lucia Borsellino è con lei. Sa cosa dicono i maligni?
“Cosa?”.

Che lei  si sta proteggendo col nome di suo padre, assessore. Io non la vedo così.
“Infamie. Chieda in giro, si informi su Lucia. Una persona di assoluto valore che era relegata in un sottoscala dell’amministrazione. Era normale recuperarla. Le dobbiamo tanto”.

Articoli Correlati

Il Civico, assessore.
“Ci sono le denunce degli utenti. Ci sono state le ispezioni. Il manager era a conoscenza della situazione. Aveva un mandato e non l’ha realizzato. Punto”.

Cioè il dottore Allegra. Sostengono che lei l’abbia fatto fuori per motivi squisitamente politici.
“Si è dimesso e lo ringrazio. Confermo la mia critica e la mia richiesta di dimissioni dignitose, secondo i parametri che riferisce lei. La mia è una posizione politica”.

Sì? Uno scoop…
“Per la buona politica cioè, per la responsabilità che mi compete e che mi spinge a compiere scelte nell’interesse della collettività. E’ il mio dovere di amministratore”.

Mi riferivo a un altro genere di politica.
“Quella che dice lei è la politica deteriore. Ci sono primari che sono stati piazzati in un posto di prestigio, non certo per bravura”.

Davvero? In Sicilia? Incredibile….
“Semplicemente se la cavano meglio nel ruolo di galoppini elettorali”.

L’ospedale Civico va così male?
“Ci sono gli esposti, le ripeto. Ci sono le ispezioni. Roba da quinto mondo. Vomito nelle barelle, condizioni igieniche terribili… E’ tutto documentato. Ricordiamo che al Civico ci sono difficoltà ambientali notevoli e mi fermo qui. C’è chi intende amministrare gli ospedali come posti di sottogoverno. C’è chi rema contro”.

Tuttavia, le criticità generalizzate sono evidenti. Il pronto soccorso è l’unica struttura ricettiva per chi sta male. E si ingolfa.
“Stiamo ponendo rimedio, anche con sanzioni per l’accesso improprio alle prestazioni. Soldi in meno per il medico curante del paziente. I problemi maggiori sono a Palermo. A Catania è già un’altra storia”.

Due anni per volare, assessore?
“Sì”.

Durate tanto?
“Spero di portare a termine il mio compito. Tutti noi lo speriamo”.

L’altra volta in televisione, quando una signora ha denunciato le magagne del Civico, lei si è visibilmente adirato. Prova d’attore?
“No, mi è venuta in mente mia madre. Una signora buona e indifesa, come la persona che chiamava in diretta. Ho provato sgomento, vergogna e dolore”.

Ci rivediamo tra due anni, assessore Russo.
“D’accordo”.

Ps. Durante l’intervista nei locali dell’assessorato regionale alla Salute, in piazza Ziino, Massimo Russo non è stato un attimo fermo. Ha inscenato una personalissima danza di occhi accesi, saltelli, e mani a mulinare nell’aria. Infine, da una porta è uscita una ragazza esile, minuta, con due occhi grandi e profondi. Una stretta di mano, la presentazione: “Sono Lucia Borsellino”.

Pubblicato il

13 Febbraio 2011, 00:00

Condividi sui social