12 Aprile 2013, 06:15
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PALERMO – Oltre cinquemila euro per alloggiare, otto giorni, in uno degli hotel più esclusivi e famosi di New York; 380 euro circa per una fattura emessa da un’agenzia di trasporto con automobili; e ancora una fattura da quasi 500 euro per due notti di un hotel di Bruxelles e perfino un corso di inglese costato 2.475 euro. Il tutto a carico della Provincia di Palermo e con un unico beneficiario: il presidente Giovanni Avanti. I dati emergono sia dall’albo pretorio di via Maqueda che da alcuni documenti della direzione Affari istituzionali e sono uno spaccato delle spese che affronta l’ente locale, che da qui a breve (così come le altre otto province siciliane) sarà commissariato per poi essere sostituito dal consorzio dei comuni.
Partiamo dal corso di inglese. Nel 2010 Palazzo Comitini aveva destinato diecimila euro per “iniziative a sostegno del mercato del lavoro e della formazione professionale” – come si legge nella determinazione dirigenziale – e l’anno dopo affida un progetto di formazione linguistica alla società “In lingua Palermo”, per quattro corsi di inglese da 60 ore ciascuno destinati ad alti dirigenti: tra questi il presidente Avanti e gli assessori Massimo Rizzuto e Giovanni Tomasino. E a inizio marzo è arrivata in via Maqueda la fattura per il corso di Avanti, costato 2.475 euro.
Capitolo a parte meritano le missioni istituzionali del presidente, in questi giorni in Russia per l’Interfood, la fiera internazionale sull’agroalimentare che si tiene a San Pietroburgo. Partiamo, ad esempio, dalla visita a New York e Philadelfia del novembre del 2012 e precisamente dal 4 al 14. Una missione dovuta alla partecipazione al sesto “Gala internzionale e premio Cnsa”, organizzato dall’associazione che riunisce i siciliani del Nord America. Una traferta che già qualche mese fa aveva scatenato la reazione indignata delle opposizioni, che avevano puntato il dito contro l’assenza di Avanti e dell’assessore Gigi Tomasino in assenza di un vice, ma soprattutto per gli elevati costi del viaggio. E, a conti fatti, le spese di Avanti sono ammontate a 11.191,44 euro così suddivise: 3.376 per i biglietti aerei, poco più di 300 per il soggiorno in un hotel di Philadelfia, oltre mille euro di ricevute per ristorazione (in tutto 14) e, per l’appunto, 5.266,38 euro per otto giorni in un hotel newyorkese e 383,54 per un servizio di spostamento a mezzo auto.
Più contenute le spese, invece, per la missione di Bruxelles dall’11 al 13 dicembre scorso per il direttivo Agenda 21: 1.166,43 euro di cui gran parte pagate con la carta di credito aziendale e altre sostenute direttamente da Avanti e poi rimborsate. Questa volta taxi e ristoranti sono costati assai di meno, mentre la fattura dell’hotel ammonta a 498 euro rimborsabili.
Sul corso di inglese arriva anche il commento del capogruppo del Pd Gaetano Lapiunzina: “Probabile ci fossero problemi di comprensione con la comunità dei siciliani del Nord America, che il presidente in più occasioni è andato a trovare con l’intento, ovviamente, di risollevare le sorti della nostra Provincia. Operazione evidentemente non riuscita. Sarebbe forse più opportuno, a questo punto, pensare ad un corso di ‘riqualificazione professionale’ che permetta di non disperdere risorse umane così importanti per il futuro di tutti noi”.
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12 Aprile 2013, 06:15