Tra Pasqua e primo maggio | oltre 14 milioni in viaggio

di

19 Aprile 2014, 10:13

2 min di lettura

ROMA – Saranno quasi 14,4 milioni gli italiani che si muoveranno, dormendo almeno una notte fuori casa, tra Pasqua ed i ‘ponti’ del 25 aprile e del 1° maggio (+5% rispetto al 2013). Di questi quasi 11 milioni rimarranno in Italia, mentre 3,4 milioni sceglieranno località estere. Il giro d’affari è di 6,3 miliardi. I dati arrivano da Federalberghi.

Articoli Correlati

“Sono segnali incoraggianti quelli che si registrano per le previsioni turistiche degli italiani in occasione della Pasqua e dei ‘ponti’ del 25 aprile e del 1° maggio, quasi a confermare un recupero della fiducia delle famiglie e la speranza che la grande crisi cominci ad allontanarsi”. È il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati dell’indagine previsionale sui consumi turistici degli italiani svolta in queste ultime ore. “La favorevole coincidenza temporale – prosegue Bocca – che quest’anno raccoglie in poco più di due settimane ben tre momenti di pausa dal lavoro e dagli obblighi scolastici, sembra spingere quasi un italiano su quattro a recarsi in qualche località di villeggiatura, generando un interessante risultato e scegliendo nel 75% dei casi il Bel Paese e nel restante 25% una meta estera”. “Se poi analizziamo quanti connazionali – sottolinea il presidente degli albergatori italiani – prolungheranno le proprie ferie da Pasqua al 25 aprile ed in non pochi casi fino al 1° maggio, la frequenza complessiva di italiani in vacanza si attesterà su oltre 20 milioni di persone. Numeri che non si registravano da tempo – evidenzia Bocca – e che se affiancati al buon andamento degli arrivi in Italia anche di clientela straniera per il medesimo periodo, confermano per l’ennesima volta quante potenzialità economiche ed occupazionali il settore possa determinare. “A questo punto l’Esecutivo presieduto da Matteo Renzi – conclude Bocca – non può non cogliere un segnale così vitale di uno dei gangli del sistema produttivo del nostro Paese e deve mettere subito mano a quanto indicato nel Def, attuando con urgenza la modifica del Titolo V della Costituzione per ridare centralità al governo del settore e varare l’introduzione di specifici strumenti finanziari per incentivare gli imprenditori alberghieri ad ammodernare le strutture”.

Pubblicato il

19 Aprile 2014, 10:13

Condividi sui social