07 Aprile 2021, 17:12
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PALERMO – “Nella notte tra Pasquetta e martedì abbiamo registrato 17 ricoveri, per Pasqua e Pasquetta abbiamo aperto di corsa il quinto piano con 14 posti e tre giorni prima di Pasqua abbiamo dovuto riattivare il primo piano con 18 posti, mentre in terapia intensiva abbiamo 8 ricoverati su 34 posti”. Lo dice il dottore Vincenzo Provenzano, che coordina l’area degenza e semintensiva covid dell’ospedale di Partinico, nel Palermitano.
“Devo ringraziare il direttore dell’Asp Faraoni con la quale sono stato sempre in contatto – aggiunge – perché la situazione è complessa. Abbiamo registrato che dal punto di vista infettivo, diciamo del contagio, siamo a livelli altissimi, cioè la trasmissione del virus è ormai molto facile, mentre sul piano della pericolosità dell’infezione notiamo che è meno grave rispetto al passato”. Il Covid hospital di Partinico è uno dei centri di riferimento regionali per la somministrazione della terapia con anticorpi monoclonali.
“Molti pazienti ricoverati – sottolinea Provenzano – potrebbero essere gestiti grazie alla cure domiciliari, evitando il sovraffollamento degli ospedali, proprio grazie a questa cura che vede la Sicilia ormai molto attiva. Ovviamente servono delle condizioni di salute particolari, con il virus individuato immediatamente”. Che la pressione sugli ospedali in questi giorni sia stata maggiore lo evidenzia anche Baldo Renda, direttore della terapia intensiva dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo: “Siamo pieni, nel mio reparto 15 posti su 16 sono occupati, ma soprattutto per quanto riguarda le Unità di terapia intensiva respiratoria. Anche noi abbiamo avuto giorni terribili, praticamente sempre pieni. Notiamo anche che si abbassa l’età media dei pazienti, ieri ne abbiamo intubato uno di 39 anni, di più sono gli uomini. Il sesso maschile è fattore indipendente di mortalità”, conclude.
In Sicilia oggi i ricoverati in terapia intensiva sono 163 su 436 posti, 80 in subintensiva su 120 posti. I numeri sono in crescita e l’età media si abbassa: i pazienti tra i 38 e i 55 anni sono il 30%. All’ospedale ‘Civico’ di Palermo i posti liberi in terapia intensiva sono 11 su 28, con la grande area dell’osservazione breve intensiva del pronto soccorso che diventa, se necessario, come avvenuto in passato, un mega reparto sub intensivo. Infine, il Policlinico di Palermo, che accoglie in terapia intensiva tutti i malati non Covid, è al 100%, dell’occupazione posti-letto, anche in sub intensiva.
(ANSA).
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07 Aprile 2021, 17:12