PALERMO – Attivisti, esponenti della società civile, ex consiglieri comunali, ma anche alti dirigenti e strateghi di lungo corso, di questo è composto il variegato “cerchio magico” intorno al candidato a sindaco di Palermo Fabrizio Ferrandelli. Il giovane ex deputato regionale ha già provato la scalata a Palazzo delle Aquile nel 2012, dopo aver vinto le primarie del Pd contro Rita Borsellino e Davide Faraone, battuto poi da Leoluca Orlando. Ieri con il Pd, oggi da solo (ma con la convergenza del centrodestra), Ferrandelli ci prova di nuovo tentando questa volta di unire sotto la bandiera de “I Coraggiosi” mondi veramente diversi fra loro. Proverà a creare un unico fronte con cuffariani, ex An, Udc, Forza Italia e ancora militanti del Pd, ex consiglieri dem e semplici cittadini.
Oggi il candidato sindaco ha presentato le sue tre liste: “Coraggiosi Palermo”, “Palermo prima di tutto”, “Per Palermo con Fabrizio”. A queste si aggiungeranno quelle a cui stanno lavorando le forze politiche che hanno deciso di sostenerlo. Nella sfida a Orlando, Ferrandelli è supportato da una squadra di fedelissimi che vede pezzi di società civile e politici di varia provenienza.
Tra i primi sostenitori e sempre fedeli al progetto Salvo Alotta, il primo fra i consiglieri comunali del Pd a schierarsi con Ferrandelli, insieme ad Antonella Monastra, che nelle ultime settimane però ha fatto un passo indietro dopo gli aperti endorsement di una bella fetta di centro destra, in testa Saverio Romano e Gianfranco Miccichè. Altri importanti pezzi del Pd che lo hanno seguito e rimangono saldi sulle posizioni del giovane ex deputato regionale anche l’ex tesoriere del Pd palermitano Michele Spallina. Il segretario di Confcommercio Palermo, è stato fra i primi firmatari del documento con il quale tanti, fra amministratori e consiglieri come Cesare Mattaliano, davano l’addio a via Bentivegna, attuale sede del Pd cittadino, per trasferirsi in piazza Sturzo, quartier generale de ‘I Coraggiosi’. Nella cerchia dei fedelissimi ci sono anche Serena Antioco, ex componente della direzione del Pd e sua collaboratrice ai tempi dell’Ars, e Monica Bracco, assessore al bilancio del comune di Piana degli Albanesi.
Ma non solo di pezzi di Pd è fatto il movimento di Ferrandelli: in prima fila, e anche dietro le quinte, di tutta l’operazione politica del candidato sindaco spiccano nomi come quello di Totò Cianciolo, l’ex sindacalista della Cisl, che nel 2001 era uno dei responsabili della campagna elettorale di Totò Cuffaro. Un altro ruolo importante sarebbe quello di Gianluca Galati, ex capo di gabinetto e poi dirigente all’assessorato all’Energia, con Raffaele Lombardo.
Tornando alla politica, porteranno acqua al mulino Fabrizio Ferrandelli nomi illustri della storia del centrodestra cittadino come quello dell’ex consigliera regionale, anche lei candidata a sindaco di Palermo nel 2012 e assessore nella giunta Cammarata, Marianna Caronia. La leader del movimento “Amo Palermo” oggi è commissario provinciale dell’Udc, nonché segretario particolare dell’ex assessore Gianluca Miccichè, travolto nelle ultime settimane dal caso della mancata assistenza ai disabili. La Caronia, che ha deciso di candidarsi al consiglio comunale, ha traghettato anche molti dei suoi nella lista “Per Palermo con Fabrizio”. Un altro nome di peso che sta facendo campagna elettorale per Ferrandelli è quello di Dario Bonanno. Un curriculum lungo quello dell’attuale commissario liquidatore dell’Eas, Ente acquedotti siciliani: ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale dell’era targata Diego Cammarata, poi ex vicepresidente dell’Amap, approdato al Movimento per le Autonomie, vicino a Francesco Musotto, nel 2012 si è candidato alle comunali di Palermo nella lista con il simbolo della colomba autonomista.
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