"Traffico di rifiuti speciali" | Sequestrata l'ex miniera di Pasquasia - Live Sicilia

“Traffico di rifiuti speciali” | Sequestrata l’ex miniera di Pasquasia

La miniera di Pasquasia

Il provvedimento è stato disposto dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Le ipotesi di reato vanno dal traffico illecito di rifiuti tossico nocivi all'associazione per delinquere finalizzata alla frode in pubbliche forniture.

in provincia di enna
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CALTANISSETTA – La Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha proceduto al sequestro preventivo delle aree del sito minerario dismesso di Pasquasia (Enna), interessate da lavori di bonifica affidati alla ditta 1Emme soluzioni ambientali srl.

Gli agenti presidiano la miniera. Hanno preso il posto dei dipendenti di Resais, società che gestisce il personale di quello che fu l’Ente minerario siciliano. E il direttore Nicola Vernuccio è stato costretto a mettere il personale in ferie forzate.

Il sequestro è stato preceduto nei giorni scorsi da un’altra operazione analoga che ha portato anche all’arresto di cinque persone trovate con una grossa quantità di rame e di altri rifiuti ferrosi rubati nel sito minerario. Sequestrata pure una somma di denaro trovata all’interno di automezzi provenienti dal casertano sul quale si sarebbe dovuto trasportare il rame.

Le ipotesi di reato per cui si procede vanno dal traffico illecito di rifiuti tossico nocivi all’associazione per delinquere finalizzata alla frode in pubbliche forniture ed a vari reati contro la pubblica amministrazione e la fede pubblica. Nel corso dell’operazione condotta dai carabinieri del N.I. di Enna e del N.O.E. di Catania in un deposito di Catania sono stati sequestrati quattro autotreni con lastre di cemento amianto rubati nel sito di Pasquasia. Una serie di avvisi di garanzia sono stati notificati ai responsabili della ditta 1EMME soluzioni ambientali s.r.l., ad alcuni responsabili di cantiere e sub-appaltatori e ad altri pubblici ufficiali.

La miniera di sali potassici in provincia di Enna era diventata negli anni una bomba ecologica. Bisognava smaltire venti tonnellate di amianto e un milione di metri cubi tra prodotti chimici, ferro, legno, plastica e vetro. L’aria era già finita sotto sequestro nell. Poi, ad ottobre scorso la svolta. L’impresa 1Emme si aggiudicò l’appalto bandito dalla regione per portare a termine l’enorme piano di risanamento ambientale per ripulire l’ex miniera di contrada Salinelle, chiusa nel 1992 dopo anni di estrazioni di sali potassici. Importo dei lavori: 20 milioni di euro.


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