28 Novembre 2012, 22:09
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GELA (CALTANISSETTA) – Un operaio metalmeccanico di Gela, Francesco Romano, 30 anni, dipendente dell’impresa appaltatrice Cosmi Sud è morto schiacciato sotto un pesante tubo di 32 pollici sganciatosi da una gru, durante i lavori di movimentazione all’interno dell’area della ditta alla radice-pontile del porto-isola dello stabilimento. L’incidente é avvenuto in un cantiere dell’indotto al petrolchimico di Gela nel nisseno. Il forte vento che soffia da diverse ore sulla costa gelese sarebbe la causa dello sganciamento della benna che reggeva il tubo. Romano e i suoi colleghi stavano operando per preparare una barra pre-saldata da montare lungo il pontile dove sono in corso i lavori di sostituzione della condotta per lo scarico di greggio dalle petroliere in arrivo, destinato alla lavorazione nella raffineria gelese. Sono intervenuti carabinieri il magistrato.
L’area di cantiere dove è avvenuto l’incidente è stata sequestrata. Anche la direzione della raffineria dell’Eni, committente dei lavori, ha avviato una sua indagine interna. I sindacati confederali hanno convocato per domani una riunione d’urgenza dei direttivi di categoria e delle Rsu per la sicurezza.
Il Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, esprime il cordoglio personale e dell’intero governo regionale per la morte sul lavoro del giovane operaio: “Gli incidenti sul lavoro sono una tragedia nazionale, una situazione drammatica su cui si è espresso più volte anche il Capo dello Stato – afferma -. Molto spesso assistiamo a morti che potrebbero essere prevenute, utilizzando precauzioni maggiori”. Crocetta, chiede che venga fatta luce sul grave episodio, verificando che tutte le norme sulla sicurezza siano state rispettate. “In questo momento di grave sofferenza, – aggiunge – mi unisco al dolore dei familiari, dei compagni di lavoro e dell’intera comunità di Gela, che assiste sbigottita a un nuovo episodio di morte sul lavoro”.
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28 Novembre 2012, 22:09