Tragedia sulla strada statale| Il ricordo di Antonino e del suo mare

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11 Gennaio 2013, 20:11

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PORTICELLO (PALERMO) – La sua era una convivenza col mare, coi suoi odori, coi suoi sapori. Una famiglia, quella di Antonino Alioto, morto a diciannove anni per un incidente sulla Palermo-Sciacca, conosciuta da tutti nella piccola borgata alle porte della città, Porticello. Antonino era un giovane lavoratore, aveva abbandonato la scuola superiore da poco: preferiva dare una mano all’attività di famiglia, una storica pescheria nella zona commerciale della cittadina. Il macellaio, il parrucchiere, la titolare della merceria e tutti coloro che rappresentano la piccola realtà di quel paese in riva al mare, oggi si sono stretti ai familiari del ragazzo che  ha perso il controllo del suo camion-frigorifero ed è finito in una scarpata del territorio di Corleone.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri arrivati sul luogo della tragedia, Antonino. che si trovava da solo, sarebbe uscito fuori strada autonomamente: nessun altro mezzo risulta infatti coinvolto nell’incidente. Il diciannovenne stava trasportando un grosso carico di pesce, ma era ormai quasi mezzanotte: “Il buio e la stanchezza – dice Rosy, un’amica del giovane – potrebbero aver contribuito, ma non ho dubbi sulla prudenza di Antonino”. Chi lo conosceva lo ricorda così: prudente e responsabile. “E anche pieno di vita – aggiunge un commerciante della zona in cui si trova l’attività degli Alioto, ‘Europesca’, che si occupa dello spostamento di mezzi frigoriferi oltre che della vendita di prodotti ittici -. Era allegro, era evidente che lavorare, a qualunque ora, non gli pesava. Qui lo conoscevamo tutti, così come conoscevamo il nonno Santo”.

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Oggi nel negozio in via Pescheria 51 non c’è nessuno. La famiglia si è chiusa nel proprio dolore, ricordando il sorriso di Antonino e la sua forza di volontà. “Si era ritirato da scuola – dice un amico – ma trovava sempre qualcosa da fare, era impegnatissimo. Era molto legato alla sua famiglia, faceva qualunque cosa per aiutarli. Non riusciamo a crederci, era un angelo sceso in terra, buono e generoso. Ora ci guarderà da lassù”. Nel frattempo c’è anche chi punta il dito contro la strada statale Palermo-Sciacca, ancora una volta scenario di tragedie: “E’ l’ennesima morte di un giovane ragazzo – dice il titolare di una tabaccheria del paese – quante dobbiamo vederne ancora? E quante altre lungo questa strada? E’ pericolosa, senza controlli, lasciata in balìa di se stessa”. Nello scorso luglio, lungo la statale fu una coppia di giovani coniugi di Ribera a perdere la vita. Nella zona di San Cipirello, nello scontro frontale con un’auto, morirono Giovanni Ragusa, 35 anni,  consigliere comunale Mpa e la moglie, Emanuela Guddemi, 32enne, giornalista.

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11 Gennaio 2013, 20:11

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