06 Aprile 2015, 07:30
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PALERMO – Traffico in tilt, code a volte interminabili e automobilisti praticamente rassegnati. Palermo è un cantiere a cielo aperto grazie alle grandi opere pubbliche partite o in via di definizione: la città è interessata infatti non solo dai lavori del tram, ma anche da quelli dell’anello ferroviario, del disinquinamento costiero, che sono arrivati al Foro italico, e del passante, per non parlare dei tanti piccoli interventi eseguiti di volta in volta da compagnie pubbliche e private.
Una serie di scavi e trincee in contemporanea che ha reso difficile muoversi col mezzo privato, visto anche che molte zone del centro storico sono state pedonalizzate: provvedimenti apprezzati da molti cittadini, meno da alcuni commercianti, ma a cui hanno fatto da contraltare i servizi di navetta e la prossima trasformazione del parcheggio Basile in uno snodo cruciale per la viabilità. Il Comune ha anche messo in campo un potenziamento del car sharing e l’avvio imminente del bike sharing, oltre al taxi sharing, nella speranza di convincere i cittadini a preferire sempre meno spesso la propria automobile.
Ma, disagi a parte, la città comincia a cambiare volto proprio grazie alle grande opere pubbliche. Quella più vicina all’inaugurazione è il tram, che con le sue tre linee collegherà le periferie al centro: da qui a giugno vedrà la luce il nuovo ponte sul fiume Oreto, un piccolo gioiello architettonico, mentre sono in via di completamento anche le altre tratte con cantieri aperti soprattutto in corso Calatafimi e in via Notarbartolo. Sono state intanto riaperte al traffico via Tintoretto e via Migliaccio. La consegna di tutti i lavori dovrà avvenire entro quest’anno, mentre sono iniziate le prove dei mezzi.
L’anello ferroviario procede in via Emerico Amari, con il numero degli operai che è andato via via crescendo: le ruspe sono in azione anche nella zona dell’Ucciardone. I lavori proseguono pure all’interno del porto, anche se il Comune ha dovuto concedere una nuova proroga per i cantieri di via Amari fino al 30 maggio. Il passante va avanti spedito, tranne che nel punto della tratta A che ancora deve fare i conti con le infiltrazioni d’acqua, un problema annoso e ancora non risolto per la disperazione dei residenti costretti a stare in albergo.
Fino al 31 luglio dureranno invece i cantieri al Foro Italico per il disinquinamento della fascia costiera, poi ad agosto e settembre toccherà al tratto successivo, all’altezza del centro di Padre Messina. Il Comune ha chiesto il restringimento dell’area di cantiere, così da consentire il passaggio di due auto per volta. Dal primo aprile al Foro Italico è partito il doppio senso di marcia sulla carreggiata lato mare. Un provvedimento che dovrebbe contribuire a ridurre i disagi alla circolazione. Gli scavi, intanto, hanno portato alla luce le fondamenta dell’antico Bastione del Tuono, costruito negli anni ’50 del XVI secolo e abbattuto nel 1754: la Sovrintendenza ha inviato i propri tecnici che, di concerto con quelli della ditta, salvaguarderanno i reperti senza bloccare i lavori, un po’ come accaduto per il ponte delle Teste mozze sull’Oreto.
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06 Aprile 2015, 07:30