13 Dicembre 2015, 21:59
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TRAPANI – Per un attimo il PalaConad è diventato la Oracle Arena di Oakland e Keddrick Mays ha preso le sembianze di Steph Curry. Trentacinque nel primo tempo col 9/9 da tre più altri sei nel secondo, per un totale di 41 punti che non saranno mai paragonabili agli 87 di Carlton Myers con la canotta di Rimini (record all-time per il basket professionistico italiano) ma danno un paio di certezze a Trapani. La prima è quella di poter finalmente contare su un giocatore di categoria superiore, dopo un inizio di stagione tra alti e bassi; la seconda è l’imperforabilità del proprio fortino. A Trapani non passa nessuno, nemmeno una Virtus Roma in continua ascesa dopo la falsa partenza in campionato. Merito di Mays, indubbiamente, ma anche di un supporting cast pronto a rispondere positivamente quando chiamato in causa. Su tutti Renzi e Tommasini, che chiudono rispettivamente con 17 e 13 punti a referto.
La tripla del primo vantaggio granata arriva proprio dalle mani di Mays, che risponde al canestro iniziale di Maresca, ma per capire che piega prenderà la serata bisognerà ancora aspettare qualche minuto. Perché Trapani va ancora sotto con Bonfiglio e stavolta tocca a Tommasini pareggiare i conti, poi l’ex playmaker dell’Orlandina apre il gas: altri ventuno punti messi a segno, diciotto dei quali dall’arco e tre dalla lunetta, praticamente l’unico marcatore per Trapani, che oltre ai due già citati mette a referto anche Ganeto (stranamente, anche lui da tre). Il primo quarto si chiude 30-22 per la squadra di Ducarello e Mays ha ancora alcune frecce da scoccare. Prima trova il suo unico canestro con i piedi dentro l’area per il +10, poi mette in ritmo i compagni per evitare la rimonta romana. Callahan riduce lo svantaggio a sette lunghezze, Mays ripristina la doppia cifra dalla lunetta, ma Roma rimonta. Parziale 11-0 per la Virtus che si porta in vantaggio a metà secondo quarto, e allora tocca ancora allo statunitense evitare guai. Tripla del 41-39, poi arriva anche la Firma di Renzi per il +4. Tommasini e Griffin mantengono due possessi di vantaggio e, dopo un 1/2 di Benetti ai liberi, è ancora Mays a siglare la tripla allo scadere per il 52-44 con cui si chiude la prima metà di gioco.
Callahan e Voskuil riducono lo svantaggio per Roma ad inizio ripresa, ma Trapani continua a bombardare. Stavolta Mays sporca le sue percentuali sbagliando la prima tripla della serata, però a rimbalzo c’è Renzi che mette i piedi oltre la linea e fa le veci del compagno, mattatore del match. Un canestro che dà lo slancio decisivo ai granata, aprendo un parziale 12-0 letale per le speranze di Roma. Maresca dall’arco prova a evitare la fuga, trovando però davanti a sé il solito Mays. Altra tripla dell’americano, seguita da un tap-in di Tommasini a correggere un proprio lay up e massimo vantaggio trapanese che vola a quota diciannove. Leonzio e Olasewere riducono le distanze a quindici punti sulla terza sirena, con Ducarello che dà qualche minuto di riposo a Mays per tentare l’ultimo allungo con la panchina. Scelta saggia, dato che arrivano sette punti di Chessa e il vantaggio sale a ventidue lunghezze. Sugli spalti si attende il rientro in campo di Mays, prontamente concesso da Ducarello, ma il playmaker mette a segno solo un libero e chiude a quarantuno punti. Buon per Trapani, che vince 96-74 e tiene viva la striscia di vittorie tra le mura amiche. La vetta, adesso, dista solo quattro punti.
LIGHTHOUSE CONAD TRAPANI-ACEA ROMA 96-74 (30-22, 52-44, 75-60)
TRAPANI – Mays 41, Renzi 17, Tommasini 13, Ganeto 9, Griffin 1, Gloria, Chessa 12, Molteni, Viglianisi, Filloy 3. Allenatore: Ducarello.
ROMA – Olasewere 14, Maresca 15, Callahan 9, Voskuil 12, Bonfiglio 13, Mastrelli ne, Leonzio 8, Benetti 3, Casagrande ne, Zambon. Allenatore: Caja.
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13 Dicembre 2015, 21:59