Trapani ancora off-limits per i voli civili|Bocciata la mozione del Nuovo Polo

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24 Marzo 2011, 15:39

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”La chiusura dell’aeroporto di Trapani e’ temporanea, e stiamo facendo di tutto per poterlo gradualmente riaprire nei prossimi giorni”. Parola del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenuto oggi alla Camera sulla crisi libica.

L’intervento del titolare della Difesa arriva all’indomani della sonora bocciatura, al Senato, di una mozione del Nuovo Polo per la riapertura dello scalo trapanese.
Il testo firmato da Francesco Rutelli, Barbara Contini, Gianpiero D’Alia e Giovanni Pistorio ha ottenuto 113 sì e148 no (17 gli astenuti) e impegnava il Governo a “ripristinare al più presto possibile l’apertura ai voli civili dell’aeroporto di Trapani trasferendo tutte le operazioni militari presso la sola base di Sigonella, con il conseguente ristoro dei danni subiti dal territorio trapanese e dall’isola di Lampedusa”.

Una richiesta che nasce da una precisa valutazione: “la Sicilia non è più solo terra di frontiera ma è ormai luogo di confine particolarmente esposto, per la sua collocazione geografica e la vicinanza all’area delle operazioni, alle conseguenze dirette e indirette dell’intervento militare in forza della Risoluzione dell’ONU n. 1973” e “tra le scelte discutibili del Governo si segnala quella di aver voluto chiudere ai voli civili l’aeroporto internazionale di Trapani Birgi causando gravissimi danni all’economia e al turismo di quell’area della Sicilia”.

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Nel testo si chiedeva anche di agire anche a tutela dell’isola di Lampedusa, sempre di più punto di approdo dei migranti, dove la situazione diventa di giorno in giorno più caotica. “Si impegna il Governo – recita il testo bocciato da Palazzo Madama – a intervenire immediatamente per distribuire in maniera proporzionale ed equa i migrati e i richiedenti asilo su tutto il territorio nazionale; visto il livello del coinvolgimento del territorio della Regione siciliana connesso alla crisi dell’area del Mediterraneo, a garantire la partecipazione della Regione siciliana e tutte le fasi, anche decisionali, che coinvolgono le istituzioni e il territorio dell’Isola”.

Netta la replica data in aula dal ministro degli Esteri Frattini: “Non è stata una chiusura inutile: è stato un atto che le autorità militari e il ministro della difesa hanno assunto dopo una approfonditissima valutazione. In generale, c’è l’impegno del Governo ad adoperarsi affinché la chiusura sia della più breve durata possibile, ma il parere su questa formulazione è negativo”.

La decisione del Senato non piace a Giulia Adamo, deputato regionale dell’Udc, che si dice “esterrefatta”. “In un momento in cui le conseguenze della crisi libica minacciano pesantemente l’economia della Sicilia occidentale – spiega – il Nuovo Polo propone una risoluzione che sposti le attività aeree da Birgi a Sigonella, ma questa viene impietosamente bocciata dal governo. Non dovrebbe essere difficile da comprendere, neanche da parte di un governo sordo alle esigenze del sud, come  quello che ci ritroviamo. Spostare il centro dell’azione  a Sigonella, base esclusivamente militare, permetterebbe di riaprire lo scalo civile di Birgi, attraverso cui transitano due milioni di passeggeri l’anno e i cui 130 dipendenti rischiano il licenziamento. Spieghi ai suoi concittadini il senatore D’Alì, che della maggioranza di governo fa parte, come si possa giocare con la vita e l’economia di un intero territorio, quando la soluzione è così immediata. E, già che c’è, ci dica se in Aula ha avuto il coraggio di votare contro la linea della sua maggioranza”. “Chiederò – conclude – all’intera deputazione nazionale e regionale del Nuovo Polo di firmare con me una lettera al presidente della Repubblica, capo delle forze armate, per chiedergli di intervenire per risolvere la questione”

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24 Marzo 2011, 15:39

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