03 Dicembre 2016, 12:00
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TRAPANI – La settimana della svolta in casa Trapani si conclude con la presentazione del nuovo allenatore e del nuovo direttore sportivo: a sedere in panchina sarà Alessandro Calori, mentre a coordinare le operazioni di mercato del club di via Orlandini sarà Fabrizio Salvatori. A introdurre le due nuove pedine è stato il presidente Vittorio Morace, che approfitta dell’appuntamento con la stampa per tornare sulla gara persa venerdì contro il Carpi: “Nella prima parte abbiamo giocato benino contro una squadra che sta facendo bene. Avevo sensazioni positive, dopodiché sono arrivati i problemi costati la sconfitta. Sono dispiaciuto per la contestazione, circostanza che durante la mia gestione non si era mai verificata. Ieri bisognava vincere, perché era l’unica strada per riprendere feeling con i tre punti e cercare di intraprendere una risalita. Adesso siamo giù e siamo giù forte, proviamo a ripartire con un nuovo direttore sportivo e un nuovo allenatore”.
Entusiasmo e voglia di fare per Alessandro Calori, che riprende in mano una squadra un anno e mezzo dopo la conclusione della parentesi bresciana: “Trapani mi ha sempre incuriosito, per il tipo di realtà che sin qui è emersa dall’esterno, per il percorso fatto e per i risultati ottenuti. Dietro c’è una persona straordinaria come il comandante, che incarna antichi valori. E su questi bisogna puntare, su cui faremo leva per salvarci. Ce la metteremo tutta, dobbiamo farcela. Non sono qui per fare promesse, a me piace lavorare sul campo e sono sicuro che la proprietà ci sarà vicina se occorrerà apportare delle correzioni. Trapani è una sfida, vogliamo rappresentare questo presidente col massimo di noi stessi e con professionalità. Lunedì cominceremo, ci guarderemo in faccia coi ragazzi e proveremo a rialzare la testa. Quello che è stato fatto lo scorso anno, per quanto inaspettato, adesso non conta più. Bisogna guardare avanti: il presente ci racconta di un Trapani in difficoltà. Il nostro compito è risollevare il Trapani”.
Per Fabrizio Salvatori è un ritorno in Sicilia, dopo le esperienze da calciatore con la casacca del Catania e da dirigente nei quadri del settore giovanile del Palermo: “Insieme al mister siamo arrivati ieri sera, sono orgoglioso di tornare in Sicilia. Siamo qui per lavorare e per fare il bene del Trapani, inutile dire che il compito è arduo. La situazione è complicata, tuttavia le sfide non mi hanno mai fatto paura. Il nostro impegno deve essere rivolto nei confronti di un obiettivo da raggiungere profondendo il massimo sforzo, faremo di tutto per riportare in zona tranquilla in questa squadra. Per adesso i ragazzi hanno paura e timore, ieri sera col Carpi si è visto in maniera chiara. E’ una situazione mentale che si sviluppa quando ci si trova in determinate condizioni di classifica. Ma possiamo ancora farcela, per questo motivo chiedo la massima collaborazione a tutte le componenti che gravitano intorno al Trapani”.
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03 Dicembre 2016, 12:00