08 Settembre 2016, 19:05
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TRAPANI – Una trasferta dalle mille insidie. Il Trapani si prepara a partire alla volta di Avellino per affrontare gli irpini nella terza giornata di Serie B. Gara da prendere con le molle, come sottolinea il tecnico granata Serse Cosmi: “In questa fase della stagione i punti hanno valore come sempre, tutti vorrebbero partire bene ed essere già pronti. Può capitare, tuttavia, di non avere ancora ottenuto una vittoria. Un dato che non dice nulla su quello che sarà il nostro percorso. L’Avellino come noi proverà a centrare il primo successo, il nostro obiettivo al momento è quello di trovare un’identità attraverso il gioco, da coniugare ai risultati. Cambiamenti? Se non si riscontrano dei miglioramenti, si può anche pensare di apportare degli accorgimenti: o sul sistema di gioco o sui giocatori. Credo che le prime due partite abbiano dato sia a me che a Toscano (allenatore irpino, ndr) delle indicazioni utili”.
Dopodiché l’allenatore perugino fa il punto sui giocatori ancora acciaccati o comunque non al meglio della condizione: “Citro sta convivendo da diverso tempo con la pubalgia, continua a lavorare ma è nostro compito fare attenzione nella gestione dei carichi di lavoro. Scozzarella ha fatto una visita a Pavia, gli è stata diagnosticata un’infiammazione al tendine d’Achille sinistro. Petkovic deve ritrovare una condizione accettabile, necessaria per potere rendere in un certo modo. Da questa settimana ha ripreso a lavorare con la palla, è già un buon segno. Colombatto? Ottimo impatto, può evitare a Nizzetto di giocare in un ruolo un po’ insolito, rispetto a quello di mezzala. Quando saremo al completo giocherà uno tra Colombatto e Scozzarella, se non entrambi“.
Sotto osservazione la retroguardia, reparto che nelle prime due partite sembra aver patito maggiormente i cambiamenti determinati dalla finestra estiva di calciomercato. Cosmi, tuttavia, è d’accordo solamente in parte con questa chiave di lettura: “Nella partita col Novara abbiamo commesso più errori in difesa che in attacco, ma con la Pro Vercelli è accaduto esattamente il contrario. Credo che la profonda rivisitazione del reparto arretrato avvenuta in estate richieda tempo per creare la giusta alchimia, nonostante siano stati acquistati giocatori di livello. Era normale andare incontro a un periodo di questo tipo. Non c’è pessimismo, solo autocritica. La squadra lo sa, non sono l’unico a vederla in un certo modo. Il che significa che stiamo alzando l’asticella, altrimenti avremmo interpretato i pari nelle prime due uscite col altro spirito. Credo che all’interno del gruppo ci sia molta maturità”.
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08 Settembre 2016, 19:05