05 Gennaio 2015, 20:00
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PALERMO – Se è vero che nel calcio i risultati sono spesso frutto dell’equilibrio tra i vari reparti di una squadra, Trapani e Catania devono entrambe fare i conti con un assetto difensivo che nel girone d’andata ha scricchiolato in più d’una circostanza. Le due siciliane, infatti, primeggiano nella tutt’altro che prestigiosa classifica delle retroguardie più battute della serie cadetta: ad occupare la vetta sono i granata, seguiti a ruota dai rossoazzurri.
Un dato, questo, che ha severamemente penalizzato gli etnei, mentre i ragazzi di Boscaglia sono riusciti a tenere botta in virtù di un reparto avanzato piuttosto prolifico. A proposito del Trapani, tuttavia, è necessario ricordare come a concorrere in modo determinante all’attribuizione dell’infausto primato siano state le due trasferte consecutive contro Varese e Livorno, formazioni capaci di rifilare rispettivamente cinque e sei reti alla difesa capitanata da Luca Pagliarulo.
Entrando nel dettaglio della statistica, la squadra granata ha sin qui incassato ben 41 reti. Soltanto due le gare in cui la porta presidiata da Marcone prima e Gomis poi è rimasta inviolata: all’esordio sul campo del Pescara (0-0) e tra le mura amiche contro il Latina (1-0). La squadra della città falcata, inoltre, guida la classifica delle retroguardie più perforate in trasferta, con 27 gol al passivo. Sono 14, invece, le marcature avversarie al “Provinciale”.
Per quanto concerne il Catania, lievemente meno drammatico il bilancio al giro di boa. Si è fermato a 36 lo score alla casella reti subite; anche in questo caso le gare senza segnature al passivo risultano appena un paio, ovvero quelle disputate al “Massimino” contro Modena (0-0) e Latina (1-0). Insieme a quella del Crotone, la difesa etnea è la più battuta tra le mura amiche, con 16 gol incassati dal terzetto composto da Terracciano, Anania e Frison.
Numeri, questi, che potrebbero indurre i due club ad intervenire sul mercato. Soprattutto alle pendici del vulcano, si fanno di ora in ora più insistenti le voci di un vera e propria rivoluzione alla quale il reparto arretrato non dovrebbe sottrarsi: i nomi più caldi sono quelli di Di Cesare e Terzi, mentre sarebbe scemato l’interesse per l’altro rosanero Pisano. Sul piede di partenza Peruzzi e Spolli, anche se per i due argentini la società di via Magenta attenderebbe l’offerta giusta per monetizzare.
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05 Gennaio 2015, 20:00