Trapani, Tranchida sul filo dell'elezione

Trapani, Tranchida è stato riconfermato sindaco

Gli aggiornamenti.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
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A Trapani, quando sono già state scrutinate le schede elettorali in 49 sezioni su 67, secondo i dati parziali diffusi dal Comune il sindaco uscente Giacomo Tranchida, di centrosinistra con l’appoggio di numerose liste civiche, rischia di essere eletto al primo turno senza andare al ballottaggio. Al momento Tranchida ha il 42.23% delle preferenze rispetto al candidato del centrodestra Maurizio Miceli fermo al 37.34%. In Sicilia per essere eletti al primo turno è sufficiente superare il quorum del 40%.

Aggiornamento

A Trapani è ormai certa la riconferma del sindaco uscente Giacomo Tranchida. Quando mancano ormai pochi seggi da scrutinare il candidato del centrosinistra ha infatti il 42,2% delle preferenze, superando il quorum del 40% necessario per l’elezione al primo turno, mentre il candidato del centrodestra Maurizio Miceli è fermo al 37,3%. Tranchida è appoggiato da dieci liste civiche, alcune con candidati di Pd e Lega, partiti che hanno rinunciato al proprio simbolo perché spaccati al proprio interno.

Giacomo Tranchida è stato confermato sindaco di Trapani con una percentuale che supera di poco il 42%; Maurizio Miceli del centrodestra si è fermato a poco più del 37%. “Grazie per lo sforzo immane che hanno fatto le mie liste, adesso Trapani si rimette in cammino – ha detto Tranchida festeggiando la vittoria nel suo comitato elettorale – A fine giugno abbiamo la scadenza del Prnn e gestiremo le tante risorse finanziarie. Il futuro è questo, dobbiamo uscire dal ghetto dell’isolamento della Sicilia occidentale”. Sul caso Turano, l’assessore regionale della Lega i cui esponenti trapanesi si sono schierati a sostegno di Tranchida con la lista “Trapani tua” dell’assessore Bongiovanni che ha dato un grande apporto di voti, ha affermato: “Era già con me e aveva condiviso l’azione di governo e sono contento della lealtà che hanno dimostrato, penso però che il risultato sia di tutti”. Infine sul Pd che non ha presentato il simbolo, Tranchida ha detto: “Ragiono con la mia testa e con le mie idee, non ho padrini né padroni, compresi quelli del Pd”.


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