02 Novembre 2021, 18:27
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TRAPANI – Il gip del Tribunale di Trapani ha convalidato l’arresto di Vanda Grignani, la donna di 36 anni che ha ucciso a coltellate il proprio convivente, il pregiudicato Cristian Favara di 45 anni. Il giudice ha accolto la richiesta del pm Eleonora Sciorella e disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Non pare aver retto quindi la difesa della donna, che ha detto di aver ucciso il proprio compagno sostenendo di essersi difesa da una sua aggressione.
Il delitto risale alla tarda sera di sabato scorso, scena dell’omicidio l’abitazione che i due occupavano nel centro storico di Trapani nei pressi della Cattedrale. Interrogata dal pm la Grignani ha raccontato che l’uomo spesso la picchiava, sabato sera l’ennesima lite scatenata dal rimprovero della donna per il ritardo col quale aveva fatto ritorno a casa. Favara era infatti soggetto a una misura cautelare con obbligo di rientro a casa entro le 23. “Mi picchiava continuamente, ormai la mia vita era diventata impossibile”, ha detto tra le lacrime agli inquirenti.
La relazione tra i due era diventata sempre più burrascosa. Per sette volte, negli ultimi tempi, i carabinieri erano intervenuti in casa della coppia per riportare la calma. A chiamare le forze dell’ordine era stata sempre la donna. Anche sabato notte è stata lei a chiamare i carabinieri che hanno trovato l’uomo in un lago di sangue. Un particolare che pesa nella misura cautelare è però quello dei messaggi che nella serata di sabato la donna ha scritto nella sua pagina Facebook. Vanda Grignani ha scritto che era pronta a far qualcosa di grave, tanto da chiedere già il perdono di chi la conosceva, qualcosa “che non avrebbe mai pensato di fare”. Favara è stato ucciso con un coltello da cucina, è stato colpito mortalmente all’addome e ferite sono state trovate dal medico legale anche sulle braccia.
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02 Novembre 2021, 18:27