21 Giugno 2017, 11:30
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TRAPANI – Il messaggio “agli uomini e alle donne del mondo cattolico” è arrivato domenica, al termine della celebrazione del Corpus Domini: monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo di Trapani, ha utilizzato la massima cautela e prende le mosse dalle parole del Concilio Vaticano II sul “dovere dei laici di sviluppare perizia e competenza ed esercitare la specifica ‘autorità’ nel campo sociale e politico”. A una settimana dal voto, in cui il candidato del Pd Piero Savona sarà impegnato nella rincorsa al quorum che renda valido il secondo turno delle Amministrative, la massima guida spirituale della chiesa trapanese esce dal riserbo che si era autoimposto nei giorni delle tempeste giudiziarie che si erano abbattute sulla campagna elettorale e sembra richiamare la città all’impegno nel voto. Nessun aperto invito a recarsi ai seggi (“Non è mio compito offrire indicazioni tecniche, politiche o giuridiche”, chiarisce), anche perché in questi giorni la curia ha “avvertito” il tentativo di “tirare il vescovo e la comunità ecclesiale da una parte o dall’altra”, tuttavia monsignor Fragnelli prosegue sulla linea della sobrietà ma si spinge a utilizzare le parole di Papa Francesco per invitare i laici “che hanno una formazione cristiana autentica” a un impegno ben preciso: “Assumersi le proprie responsabilità a tutti i livelli”.
Parole che entrano nelle vene di una Trapani che in questi giorni si divide tra i sostenitori della necessità di andare al voto e chi, invece, sceglie di cancellare questa pirandelliana tornata elettorale disertando i seggi. “Le radici antiche dei problemi di oggi – è stato l’appello ai fedeli – impongono per il bene della città che si chiarisca la diagnosi e s’intervenga con profonda e coraggiosa coscienza democratica”. L’augurio del vescovo “in questi giorni cruciali” è che “dalle donne e dagli uomini del mondo cattolico sorga ancora più ardente la passione per partecipare pienamente e lealmente al dibattito pubblico”. Da qui l’invito a scegliere “responsabilmente e con coscienza”.
Nel Pd, intanto, dopo l’arrivo del vicepresidente della Camera Roberto Giachetti, continua la mobilitazione all’insegna dello slogan “Io voto”, per spingere i trapanesi a recarsi ai seggi per superare la quota del 50 per cento degli aventi diritto. Nelle ultime ore è stato realizzato anche un video con diversi sindaci del Trapanese a sostegno del candidato dem, mentre alcune associazioni hanno dato vita per mercoledì sera a una “marcia per la democrazia”, con partenza alle 20 da piazza Garibaldi e arrivo a Palazzo D’Alì, sede del Comune. L’iniziativa è denominata “Non fermiamo la città”. Nel vuoto, invece, l’appello lanciato dal Partito democratico al Psi di Nino Oddo, che al primo turno aveva sostenuto la candidatura del senatore di Forza Italia Antonio D’Alì rompendo il fronte del centrosinistra.
Ieri il coordinamento provinciale dei socialisti si è riunito per decidere sulla richiesta di appoggio a Savona arrivata dai dem: secondo la segreteria provinciale la richiesta di aiuto del Pd, “pur apprezzata”, è giunta “fuori tempo massimo avendo impedito un effettivo controllo su quelle che potevano essere concrete ipotesi di accordo”. Gli uomini di Oddo restano dunque sul fronte del non voto, guidato da Forza Italia, e non saranno alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Savona che si terrà giovedì in piazza Vittorio Emanuele. Sul palco – oltre all’assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, alla senatrice Pamela Orrù e al deputato regionale Pd Paolo Ruggirello, ci sarà anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
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21 Giugno 2017, 11:30