21 Luglio 2016, 19:25
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TRAPANI – Un’ottima prestazione che ha portato una sconfitta, ma anche tanti buoni segnali a Serse Cosmi. Il Trapani perde in rimonta contro la Fiorentina, ovvero contro la quarta forza dell’ultimo campionato di serie A, ritrovandosi senza quello che quasi certamente il proprio tandem offensivo, ovvero quello composto da Citro e Petkovic. E il rammarico aumenta, se consideriamo soprattutto che erano stati proprio i granata a sbloccare il punteggio – con una grande mano del portiere viola Lezzerini – e si sono ritrovati a subire la rete del pareggio dopo pochi minuti, per un rigore piuttosto generoso concesso a (e realizzato da) Giuseppe Rossi. Il tecnico umbro ha puntato sulle certezze sulle quali può contare dopo dieci giorni di ritiro. Il suo 3-5-2 con il ritorno di Fazio e la conferma di Legittimo nel terzetto difensivo, la regia di Scozzarella e la grinta di Barillà in mezzo, alla quale si aggiunge la fantasia di Coronado, il cui baricentro è stato avanzato di qualche metro rispetto alla prima amichevole. E nonostante ci fossero al suo cospetto giocatori di qualità ed esperienza internazionale, il Trapani ha davvero fatto una grande figura.
Serse Cosmi, dal canto suo, non vuole però sbilanciarsi in giudizi sul momento della sua squadra, anche se il tecnico del Trapani non può non essere soddisfatto per aver fatto davvero una bella gara contro una delle big del nostro massimo campionato: “Esprimere giudizi sulle squadre in questi momenti della preparazione rischia di dare spazio ad una risposta banalissima. La Fiorentina non è certo una squadra in cerca di una nuova identità. Ho visto una squadra che ho ammirato nello scorso campionato, che ha una grande propensione al gioco, una squadra che ti impone un tasso tecnico elevato. Per noi è stato importante giocare con una squadra come questa, perché ci ha fatto soffrire e capire tante cose e questo ti fa crescere”.
Un Cosmi che, al tempo stesso, vuole anche mantenere la temperatura ambientale sotto controllo per affrontare al meglio la prossima stagione: “C’è il rischio di avere paura di non ripetersi. Questo è un limite enorme per chi fa questo lavoro, che sia l’allenatore o i giocatori. La sfida è ripetersi nell’essere protagonisti. Qualcuno è andato via, perché magari si è spaventato. Tutto sommato, meglio così. Voglio dei giocatori, soprattutto quelli che sono rimasti dello scorso anno, che abbiano lo stesso entusiasmo, la stessa consapevolezza, non bisogna mai perdere quello che poi è fondamentale nel nostro mestiere, l’entusiasmo, la voglia di superarsi. Quando all’inizio della scorsa stagione ho detto ai miei giocatori che volevo tornare in serie A ed ho detto loro o mi ci portate voi o vediamo loro hanno capito la mia provocazione e piano piano ci siamo andati vicini. Quest’anno non ripartiamo da zero, ma non bisogna nel contempo ripartire da troppe certezze. Bisogna capire perché abbiamo fatto quei risultati e mostrato una espressione di gioco”.
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21 Luglio 2016, 19:25