16 Marzo 2013, 18:42
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TRAPANI – Grandi manovre nella maggioranza che sostiene l’amministrazione Damiano. Nasce un nuovo gruppo consiliare, “Insieme per Trapani” e lancia il suo messaggio al primo cittadino. Per andare avanti nell’azione di governo è necessario aprire alla coalizione che finora ha dovuto subire i rimpasti di giunta con la nomina di “tecnici” e l’assenza quasi totale dalla stanza dei bottoni. Il nuovo gruppo porta allo scioglimento del Movimento Popolare Trapanese. I suoi tre consiglieri, il presidente dell’assemblea di Palazzo Cavarretta Peppe Bianco, Ninni Barbera e Salvo Pumo possono contare sull’adesione di Pietro Cafarelli e Michele Cavarretta.
I primi tre sono sempre stati al fianco dell’amministrazione. Lo stesso vale per Cafarelli che ha deciso di lasciare il Mir dell’onorevole Paolo Ruggirello. Entra invece nell’area di maggioranza Cavarretta, che ha fatto parte del gruppo di Futuro e Libertà ed è stato tra i protagonisti della scissione dal partito finiano, dopo l’esclusione dalla lista per le Politiche dell’ex deputato regionale Livio Marrocco. Cavarretta aveva finora avuto una posizione critica nei confronti dell’amministrazione. “Insieme per Trapani” con i suoi 5 consiglieri si affianca al Pdl, che può contare su 7 consiglieri. I due gruppi rappresentano lo zoccolo duro della coalizione che sostiene il sindaco Damiano, anche se nei berlusconiani si registra la linea critica di Francesco Salone, sempre più duro nei confronti dell’amministrazione e pronto a lasciare il gruppo per formarne un altro. Posizione critica all’interno della maggioranza anche da parte di “Autonomia per Trapani”, con i suoi 3 consiglieri.
Il Mir sconta lo strappo di Cafarelli, ma non mette in discussione il sostegno al primo cittadino. In tutto, dunque, 17 consiglieri su 30. Si tratta di una maggioranza risicata e soprattutto in fibrillazione. Dichiarano apertamente di non fare più parte della coalizione a sostegno di Damiano i 3 consiglieri del gruppo de “I Riformisti”. Ma il confronto rimane aperto e ci sono ancora margini di mediazione. Nelle prossime sedute consiliari si potrà valutare la posizione degli ex Fli Nick Giarratano e Francesco Guarnotta che hanno fatto ufficialmente parte dell’opposizione ma ora si ritrovano senza partito. L’opposizione alla giunta Damiano rimane in carico al Pd (3 consiglieri) ad Uniti per il Futuro (3 consiglieri), movimento che fa riferimento all’onorevole Mimmo Fazio. L’ex sindaco è rimasto in consiglio anche dopo l’elezione all’Ars.
Il quadro politico dell’opposizione si completa con i due consiglieri di Grande Trapani Domenico Ferrante e Nino Bianco. L’aula – sia la maggioranza che l’opposizione – attende le scelte di Damiano. Il sindaco deve nominare l’ultimo assessore. Dovrà essere una donna per rispettare la quota rosa. Ma ciò che fa fibrillare la maggioranza è la scadenza di alcune cariche di sottogoverno che sono più ambite del posto in giunta. L’opposizione è invece pronta a dare battaglia sul bilancio di previsione del 2013. Gli uffici finanziari del Comune sono al lavoro per far quadrare i conti ma non sarà facile. Il Comune ha sforato, ancora una volta, il patto di stabilità interno.
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16 Marzo 2013, 18:42