14 Ottobre 2014, 13:12
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TRAPANI – Un avversario di indiscutibile qualità. La Pallacanestro Trapani si prepara ad affrontare Torino con la consapevolezza che non sarà semplice avere la meglio. La formazione piemontese è senza dubbio la favoritissima al grande salto nella massima serie. Quest’estate a guidarla è stato chiamato coach Luca Bechi, che di Serie A se ne intende (Biella, Brindisi e Virtus Bologna nel suo curriculum), e che dovrà far dimenticare in fretta la cocente delusione della scorsa stagione. Il roster è stato ulteriormente impreziosito da diversi atleti provenienti direttamente dal piano di sopra. In cabina di regia troviamo Jacopo Giachetti (1983), che vanta diverse presenze con la Nazionale, oltre che nella massima competizione europea per club, con le maglie di Roma e Milano. Nella capitale ha giocato per ben 7 anni, chiudendo la stagione 2009/2010 con 8.9 .ti di media. Recentemente visto nella Reyer Venezia, con 4.4 p.ti ed il 42.1% da tre. L’ex Olimpia coniuga alla perfezione la capacità di giocare in uno contro uno con quella di costruttore di gioco, risultando anche un efficace assist-man.
Il delicato ruolo di regista lo può egregiamente svolgere anche il play-guardia Lorenzo Gergati (1984), che fa leva su un grande dinamismo che lo rende spesso devastante in uno contro uno. Migliorabile invece il tiro dalla distanza. La guardia è Ronald Lewis (1984) che, dopo aver girato parecchio in Europa, s’è fatto apprezzare in quel di Brindisi (Serie A), dove ha viaggiato con 10.5 p.ti oltre 3.3 rimbalzi. È un atleta esplosivo: micidiale infatti è il suo primo passo, così come la facilità con cui va a rimbalzo. E’ un po’ discontinuo, però, dalla distanza. L’ala piccola è Stefano Mancinelli (1983), ex capitano della Nazionale, che l’anno scorso un po’ a sorpresa è sceso per la prima volta di categoria. Coniuga tecnica, altruismo e pericolosità nei pressi del canestro. Non sempre affidabile invece il suo tiro da fuori. Specialista nei rimbalzi e nelle percentuali da due, oltre che jolly difensivo, dato che può accoppiarsi con ogni tipo di avversario. Oltretutto può giocare qualche minuto anche da “quattro” tattico. Ruolo, quest’ultimo, tagliato su misura per Valerio Amoroso (1980), anch’esso arrivato in Piemonte la passata stagione direttamente dalla massima serie. Si tratta di un giocatore umorale, spesso frenato dal suo carattere. Dal punto di vista tecnico è un lusso per la categoria, in virtù di una tecnica da esterno puro, fuori dal comune per il suo ruolo. Ogni tanto abusa del tiro da tre. Alti e bassi, poi, nell’applicazione difensiva.
Nel pitturato troviamo l’esperienza di Tommaso Fantoni (1985), centro davvero tecnico con un variegato repertorio di movimenti, sia in post basso che in post alto, reduce da una stagione così così con Barcellona. Non sempre raggiunge la doppia cifra ma difesa e rimbalzi sono assicurati. Non di rado la mette anche da fuori. Titolare aggiunto è la guardia-ala ex Venezia (serie A) Guido Rosselli (1983), “all-around” dal tiro morbido che assicura grande senso tattico al proprio staff tecnico. Letteralmente esploso nell’ultimo triennio con la Reyer (rispettivamente 5.1, 6.5, 4.4 p.ti di media con il 60% da due, 2.6 rimbalzi e 2.3 assist nell’ultima stagione), al punto da conquistarsi anche un meritato posto in Nazionale. Da lui coach Bechi si aspetta che faccia compiere quel decisivo salto di qualità alla squadra, verso la promozione.
Una grossa mano arriva poi da Berry Davion (1991), play-guardia appena uscito da Weber State (NCAA), che porta ulteriore fosforo al team piemontese, facendo oltretutto valere il suo tiro in sospensione ed il fiuto per gli assist. Completano il roster l’ex Viola Reggio Calabria Kenneth Viglianisi (1992), guardia del 1992, Vangelov Nikolay, pivot del 1996 di 212 cm, visto nell’under 19 del Basket Nord Barese, il playmaker Ares Fiore (1994) e l’ala-pivot Tommaso Pichi (1996), alla difficile ricerca di uno spazio nelle rotazioni di coach Bechi.
E sulla sfida coi piemontesi, si esprime così Stefano Bossi: “Non vediamo l’ora di affrontare Torino davanti al nostro pubblico – ammette il playmaker – abbiamo tanta fame e voglia di rifarci dopo la disavventura dello 0-20 contro Mantova. Ci attendiamo una grande mano dai nostri tifosi. Siamo contentissimi per la vittoria di Ferentino: una gara che abbiamo sempre condotto nel punteggio e che alla fine siamo stati bravi a portare a casa, nonostante lo sforzo dei nostri avversari. Spero che quest’anno in trasferta le cose funzionino in maniera diversa rispetto allo scorso anno, quando avevamo tante difficoltà a fare risultato. La strada intrapresa, sul profilo della personalità, è quella giusta”.
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14 Ottobre 2014, 13:12