Trasparenza, c’è la circolare | Sul web le spese della Regione

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30 Gennaio 2013, 18:10

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PALERMO – Adesso, c’è anche la circolare dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Così, può effettivamente partire la sperimentazione di “Amministrazione aperta”. Si tratta della tanto attesa “svolta trasparente” della Pubblica amministrazione. Annunciata qualche settimana fa da Rosario Crocetta (“pubblicheremo tutte le spese della Regione sul web”), ma frutto, in realtà, del recepimento delle norme contenute nella legge nazionale 134 del 2012. Una norma che dispone, in effetti, che “la concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi e asili finanziari alle imprese e l’attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque genere ad enti pubblici e privati sono soggetti alla pubblicità sulla rete internet”.

Una disposizione che non riguarda solo la “forma” e i principi di correttezza nell’operato della Pubblica amministrazione. La pubblicazione delle spese sul sito, infatti, ha anche un valore legale, giuridico. “La pubblicazione costituisce condizione legale – si legge nella circolare di Bianchi – di efficacia del titolo legittimante delle concessioni ed attribuzioni di importo complessivo superiore a mille euro nel corso dell’anno solare”. Inoltre, “la sua eventuale omissione o incompletezza è rilevata d’ufficio dagli organi dirigenziali e di controllo, sotto la propria diretta responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile per l’indebita concessione o attribuzione del beneficio economico”.

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Spetterà alle Ragionerie centrali di ogni singolo assessorato inserire i dati in un “programmino” che consentirà la consultazione per i cittadini. Il software, al quale dovrà lavorare il Servizio informatico, però, non è ancora pronto. Così, al momento sarà messa a disposizione una procedura temporanea che dovrà consentire, alla fine, di ottenere un’unica pagina internet con l’insieme dei dati, scorporabili per assessorato e servizio.

Ma qualcuno si è già portato avanti. A dare il buon esempio, così, ecco il dipartimento della Funzione pubblica, che ha già pubblicato alcune delle spese dell’assessorato. Anche quelle che non superano la soglia, indicata dalla norma, dei mille euro. Spuntano, infatti, nella sezione “documentazione relativa ai pagamenti”, alcune delle uscite dei servizi “Provveditorato e Servizi generali” e “Formazione personale regionale”. In quest’ultimo caso, ecco sbucare persino i costi per i giornali del dirigente generale Giovanni Bologna. Una nota “di colore”, poco più. Il costo? Poco più di 135 euro al mese per una mazzetta di quattro distinti giornali al giorno. Ventiquattro numeri al mese. Per il resto delle spese, bisognerà attendere ancora un po’.

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30 Gennaio 2013, 18:10

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