17 Giugno 2015, 12:01
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PALERMO – Due somali e un italiano sono finiti in manette perché sorpresi a trasferire in auto da Palermo a Catania quattro immigrati clandestini. Domenica sera la pattuglia della stazione di Castellana Sicula stava effettuando un posto di controllo sulla strada statale 643, quando un militare ha intimato l’alt al conducente di un’auto che era diretta a Catania. All’interno del mezzo, oltre al conducente ed al passeggero, sul sedile posteriore si trovavano cinque extracomunitari che cercavano di rannicchiarsi verso il basso, per evitare di essere notati.
Condotti in caserma e sottoposti ad una perquisizione, tre di loro sono stati trovati in possesso di circa ottomila euro in contanti, di cui non hanno saputo giustificare la provenienza. Così come non hanno saputo spiegare perché possedevano numerosi telefoni cellulari (alcuni molto costosi), varie carte di credito, bancomat e “postepay”, oltre ad un “generatore di password” di un istituto bancario.
Durante la perquisizione di uno dei due somali sono stati trovati inoltre diversi appunti: venivano indicate somme di denaro per centinaia di euro, con a fianco dei nominativi somali ed una pellicola adesiva con la dicitura “questura di – ufficio immigrazione” con annesso stemma della Repubblica. Giunto sul posto un mediatore culturale, venivano interpellati i quattro giovani che hanno riferito di essere arrivati in italia come clandestini e di essersi allontanati da un centro d’accoglienza, per essere raccolti dal catanese con la promessa di farli giungere in Germania. Per i tre arrestati, l’accusa è di favoreggiamento aggravato della permanenza nel territorio dello Stato. Sono stati rinchiusi nel carcere Cavallacci di Termini Imerese.
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17 Giugno 2015, 12:01