08 Settembre 2017, 05:22
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FIUMEFREDDO DI SICILIA. Sono sul piede di guerra i genitori dei pazienti affetti da disabilità psicofisiche residenti nel comune di Fiumefreddo di Sicilia, dopo la sospensione del servizio di trasporto e assistenza nei centri di Riabilitazione convenzionati con la Regione Siciliana. Lo scorso 25 agosto i familiari, dopo quasi due mesi di attesa, hanno protocollato al comune una petizione nella quale chiedono l’immediato ripristino del servizio. “Gli enormi disagi causati dal persistere dei disservizi – si legge nel documento – hanno procurato tensioni nel nucleo familiare ed una frustrazione nei soggetti in stato di disagio che trovano sollievo psicofisico nei centri riabilitativi. Intimiamo pertanto l’ente in indirizzo al ripristino immediato del servizio, per non incorrere in responsabilità soggettive per la non applicazione delle norme di legge”.
In caso contrario i familiari minacciano di rivolgersi all’autorità giudiziaria. La scorsa settimana il caso è approdato in consiglio comunale. Il gruppo di minoranza FiumefreddoLab, a firma dei consiglieri Giovanni Spinella, Marinella Fiume, Maria Taormina e Giuseppe Nucifora, ha presentato un’interrogazione per chiedere i motivi per cui l’amministrazione comunale non stia ottemperando agli obblighi di legge e con quale criterio si stia assicurando il servizio solo ad alcuni soggetti, discriminando gli altri. “I genitori sono costretti ad accompagnare autonomamente i propri figli nei centri riabilitativi – dichiara Giovanni Spinella – Chi ha la disponibilità economica può farlo, chi non la ha, invece, è costretto a tenerli a casa con tutto il disagio che ne consegue. Noi chiediamo la riattivazione immediata del servizio. Vorremmo capire come mai si infranga la legge, visto che si tratta di un servizio garantito proprio dalla legge”.
Ma il sindaco Sebastiano Nucifora non ci sta e spiega le ragioni che hanno portato alla sospensione di un servizio che anch’egli ritiene di primaria importanza. “Pochi giorni dopo il nostro insediamento – dichiara il primo cittadino – è venuta la ditta che svolgeva il servizio a reclamare i propri soldi, 70mila euro soltanto per l’ultimo anno. Parliamo di debiti fuori bilancio. Non abbiamo trovato alcuna delibera. La ditta, che ha lavorato per due anni senza alcuna delibera, ci ha comunicato che avrebbe interrotto il servizio. A quel punto – prosegue Nucifora – abbiamo subito incontrato i genitori dei ragazzi disabili per concordare delle soluzioni. Abbiamo trovato una ditta giarrese, L’Albero di Andrea Onlus, che ci ha offerto di svolgere il servizio gratuitamente. Sono rimasti scoperti però una decina di ragazzi che frequentano un centro riabilitativo. Purtroppo non abbiamo bilancio e senza bilancio non possiamo fare nulla. E’ vero che si tratta di un servizio obbligatorio ma è anche vero che la Regione non invia più soldi suddivisi per capitoli di spesa. Questo ha comportato che le amministrazioni hanno usato quei soldi come volevano. Qui a Fiumefreddo il capitolo per il trasporto dei disabili è stato addirittura azzerato dalla precedente amministrazione. Abbiamo convocato nuovamente i genitori e gli abbiamo proposto di provvedere autonomamente garantendogli il rimborso delle spese della benzina. Ma non hanno voluto. Adesso stiamo vagliando nuove soluzioni concordandole con i genitori. Noi – conclude il sindaco – lo riteniamo un servizio indispensabile e lo ripristineremo appena sarà possibile”.
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08 Settembre 2017, 05:22