Tratta delle “schiave del sesso” |In manette la “madame”

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19 Maggio 2016, 10:58

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CATANIA – E’ finita in manette una delle “sfruttutrici” dell’organizzazione criminale individuata dai carabinieri, sotto il coordinamento della pm della Dda di Catania Lina Trovato, nell‘ambito dell’indagine che lo scorso 27 aprile aveva portato al fermo di Lucky Osazee, 33 anni e Smart Aghasomawan, 28 anni. Un’inchiesta rapidissima che aveva permesso di salvare una giovane donna nigeriana già destinata a prostituirsi per poter restituire il debito contratto con il rito esoterico “ju-ju”. L’ennesima schiava del sesso.

Dalle intercettazioni emergeva il coinvolgimento della “madame” che gestiva le ragazze costrette a prostituirsi. La donna, di cui non è trapelato ancora il nome, avrebbe dunque un ruolo di vertice nell’organizzazione criminale composta da nigeriani e libici. In Nigeria vengono scelte le ragazze, attirate con l’alibi di un lavoro e di una nuova vita. I riti esoterici sono cruciali in questa fas. Poi inizia il trasferimento in Libia. Un viaggio dove non mancano i soprusi e le violenze (anche sessuali). Le giovani vittime (anche minorenni) arrivano nelle coste italiane a bordo dei barconi, precari e non sicuri. Poi una volta nei centri di accoglienza vengono rintracciate e accompagnate dalla “madame”. Una volta avviate alla prostituzione, ogni introito viene incassato dall’organizzazione fino alla completa restituzione della somma anticipata. E si parla anche di 20 mila euro.

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Nei prossimi giorni si svolgerà l’udienza di convalida del fermo da parte del Gip.

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19 Maggio 2016, 10:58

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