Trattativa, scontro Martelli-Mancino

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12 Aprile 2011, 14:21

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Più che un confronto è stato uno scontro quello tra gli ex ministri Claudio Martelli e Nicola Mancino che ieri sono stati messi uno davanti all’altro dai magistrati palermitani che indagano sulla trattativa tra mafia e Stato nel periodo delle stragi. Per quasi due ore il procuratore Francesco Messineo e i sostituti Nino Di Matteo, Paolo Guido e Lia Sava hanno assistito, nella sede romana della Direzione investigativa antimafia, al botta e risposta tra i due ex ministri che sono rimasti sulle loro posizioni iniziali. Solo una delle due versioni può essere vera e adesso i pm dovranno valutare i verbali per decidere se indagare uno dei due ex politici.

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 L’episodio su cui Martelli e Mancino non concordano sarebbe accaduto ai primi di luglio del 1992, un paio di settimane prima della strage di via D’Amelio. L’ex guardasigilli Martelli, come riportano alcuni quotidiani, sostiene di aver informato Mancino, all’epoca titolare del ministero dell’Interno, dei contatti del Ros con l’ex sindaco mafioso Vito Ciancimino. Martelli ne era stato messo a conoscenza da direttore degli Affari penali, Liliana Ferraro, che a sua volta lo aveva saputo dal colonnello dei carabinieri Giuseppe De Donno. Sempre secondo Martelli, Ferraro gli avrebbe parlato della ricerca, da parte del Ros, di una copertura politica. “Mancino mi rispose – ha raccontato Martelli ai pm e lo ha ribadito ieri – che si era appena insediato, di dargli tempo. Mi disse: ‘Fammi informare, vedrò di che si tratta’”. La circostanza è stata assolutamente esclusa dall’ex ministro dell’Interno, che ha detto di ricordare bene quell’incontro. “Mai ho ricevuto lamentele sul Ros da parte del ministro della Giustizia. – ha detto Mancino – Ricordo di aver parlato con lui in quei giorni, ma solo di questioni politiche. Mai sono stato messo a conoscenza di una qualsivoglia trattativa con la mafia”.

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12 Aprile 2011, 14:21

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