27 Febbraio 2013, 15:58
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CATANIA – Nel giardino dei fantasmi segna il ritorno discografico di Tre allegri ragazzi morti. È il settimo album ufficiale della band di Pordenone e segue il fortunato Primitivi del futuro del 2010. Nel giardino dei fantasmi è stato registrato da marzo a settembre del 2012 all’Alambic Studio di Valvasone, Pordenone, per la produzione di Paolo Baldini. Dove sarà approdato il sound del trio dopo la virata reggae-dub del precedente lavoro? La risposta è distribuita in undici nuove canzoni.
A detta degli stessi allegri ragazzi morti, continua il viaggio dentro la musica. Il produttore Paolo Baldini ha infatti organizzato un orizzonte sonoro inedito per il trio. È un disco folk, o etnico, così lo definiscono i ragazzi morti stessi. Un disco etnico, ma di un’etnia immaginaria. Il risultato si avvicina in qualche modo alla ritmica dei Violent Femmes (il loro celebre primo album è stato uno dei riferimenti di partenza), ma anche ad un certo tipo di Fela Kuti. I segreti dello Space Echo si fondono con le chitarre naïf di Toffolo, le architetture della musica caraibica si vestono con i giri blues imparati ascoltando innumerevoli dischi africani. Inevitabile l’influenza di un certo tipo di cantautorato italiano, non associabile alla cosiddetta musica leggera.
Suonato da Tre allegri ragazzi morti, quindi Luca Masseroni alla batteria e percussioni, Enrico Molteni al basso elettrico e acustico e Davide Toffolo alle chitarre elettriche e acustiche, oltre che alla voce. Il nuovo disco offre anche un approccio a strumenti non ancora frequentati dal trio, come il mandolino, l’ukulele, il balafon, i cucchiai ed il cajon. Alcune chitarre sono state suonate da Andrea Maglia (che seguirà il trio dal vivo), Giulio Frausin (Mellow Mood e The Sleeping Tree) e dallo stesso Baldini. I gemelli Garzia (sempre Mellow Mood) si sono prestati a numerosi cori. Presente in vari episodi anche il coro I Fantasmi, composto da Mimina di Muro, Elisa Santarossa, Giulia Sgrò, Elena Veneruz e Lorena de Bernardis. Il concept grafico è frutto del lavoro di Davide Toffolo ai disegni, Alessandro Baronciani alla grafica, Sterven Jonger alla fotografia e Canedicoda ai costumi.
Qualcosa sulle canzoni o sui fantasmi raccontati nelle canzoni, come preferite. Non troverete risposte o retorica in queste tracce, semmai domande e ritratti. Ritratti di quei fantasmi che occupano la nostra cronaca, “Il giardino dei fantasmi” è il settimo disco dei Tre Allegri Ragazzi Morti, uscito il 7 Dicembre 2012, da cui è partito il lungo tour che li porterà, il 22 Marzo, sul palco dei MercatiGenerali. Ad aprire il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti, Gill. Dice di lui: “se faccio facce strane è perché sento la musica anche quando non c’è. Se vi guardo storto è perché non ho trovato ancora la parola giusta con il suono giusto”. Gill scrive canzoni da leggere, attaccate con la saliva al presente e con una spilla da balia al passato. Del futuro non possiede definizioni. Tra pagine ingiallite e citazioni celesti, le parole arrossiscono, intercettando ispirazioni e frullando flashback. 13 anni dopo il 2000, le automobili non volano ancora ma le voci sono diventate distorte e le chitarre acustiche stanno al servizio delle loop station. www.treallegriragazzimorti.it
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27 Febbraio 2013, 15:58