Tre milioni di euro per progetti| da affidare ad esterni

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20 Dicembre 2013, 00:52

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PALERMO – Poco più di tre milioni di euro per progetti di manutenzione delle scuole che andranno a professionisti esterni a Palazzo delle Aquile. Il comune di Palermo si prepara ad aprire i cordoni della borsa per architetti, geometri e ingegneri ai quali affidare progetti esecutivi e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione di 15 interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento alle norme di sicurezza di 15 plessi scolastici.

Progetti che gli uffici di piazza Pretoria non riescono a fare, a corto di tecnici e ingolfati di lavoro, e che quindi l’amministrazione affiderà ad esterni grazie a un’anticipazione della Cassa depositi e prestiti da restituire in tre anni. “Per il Comune è un esborso oneroso – dice Giulio Tantillo del Pdl – ma se questo serve a dare ai giovani architetti, geometri e ingegneri, insieme a chi ha più esperienza, un’opportunità di lavoro, che ben venga, ma vogliamo dei criteri certi affinché non possa andare più di un incarico agli stessi soggetti. Se prima non se ne porta a termine uno, non se ne può affidare un altro. Per questo proporrò all’assessore e al presidente della commissione Urbanistica un passaggio con gli ordini professionali”.

In realtà, ai tre milioni per le scuole se ne aggiunge poco meno di un altro per la progettazione delle reti fognarie, come spiega a Livesicilia l’assessore Agata Bazzi: “La città deve dotarsi di un parco progetti, se vuole rientrare nella programmazione 2014-2020 dei fondi comunitari. I professionisti per le progettazioni saranno selezionati con bandi e seguendo le procedure indicate dalle legge”.

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“La scelta è condivisibile – aggiunge Pierpaolo La Commare del Mov139 – il percorso individuato dall’amministrazione privilegia l’operatività e la concretezza nella risoluzione dei problemi”. “E’ auspicabile che l’amministrazione allarghi le maglie degli incarichi esterni – dice il presidente della commissione Urbanistica, Alberto Mangano – è vero che c’è una legge sugli incarichi, ma il Comune può dotarsi di un suo regolamento che apra le porta alle nuove leve, magari obbligandoli anche ad associarsi, il che non comporta aumenti di parcella”.

 

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20 Dicembre 2013, 00:52

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