Covid, "Trend elevato": una settimana di test a Fontanarossa

Covid, “Trend elevato”: una settimana di test a Fontanarossa

Il bilancio dei primi giorni di test obbligatori nello scalo catanese.

CATANIA – Un trend “estremamente elevato” rispetto alle precedenti ondate Covid, con l’allerta che resta alta per chi viaggia da paesi dell’Unione Europea in cui il contagio risale veloce. È questo lo scenario a una settimana dalla riapertura dell’area screening dell’aeroporto di Catania, in cui i passeggeri provenienti da sei nazioni estere sono obbligati ad affrontare un tampone molecolare prima di uscire dall’aerostazione. L’invito del commissario straordinario all’emergenza Covid Pino Liberti: “L’attività di screening resta fondamentale ma è importante prenotare il vaccino”.

I tamponi

Da lunedì, quando l’area screening di Fontanarossa ha riaperto a tempi di record, sono stati 700 i tamponi effettuati su passeggeri in arrivo allo scalo catanese. Di questi, 7 sono risultati positivi al Coronavirus, e come fanno sapere dall’ufficio del commissario straordinario all’emergenza Covid, i test sono in corso di sequenziamento per stabilire se siano casi di variante Delta. I passeggeri risultati positivi arrivavano da Malta, Spagna e Grecia, che insieme a Francia, Portogallo e Paesi Bassi fanno parte della lista dei paesi i cui viaggiatori devono obbligatoriamente sottoporsi al tampone prima di uscire dall’aerostazione.

Un trend, quello rilevato nell’aeroporto di Catania, che rispetto al passato è “estremamente elevato”, fanno sapere ancora dalla struttura del commissario straordinario, e che è confermato anche dall’aumento dei numeri nei drive in di Catania e Acireale. “Un aumento che però è in linea con i la tendenza nazionale”, precisa ancora la struttura commissariale.

L’aeroporto

L’aumento dei casi da infezione di Coronavirus arriva nel mezzo della stagione turistica, con i passeggeri di Fontanarossa che per numero si avvicinano ai picchi registrati nel 2019. L’area test è stata installata nel terminal B dell’aeroporto, la vecchia aerostazione Morandi, secondo un piano messo a punto dal commissario Pino Liberti e realizzato dalla Protezione Civile. Le dieci postazioni con venti medici dell’Asp di Catania sono sempre a disposizione dei passeggeri in arrivo a Catania, che possono raggiungere la zona screening e sottoporsi al tampone immediatamente dopo l’atterraggio. In caso di positività, il passeggero viene messo in isolamento e accompagnato a casa o in un Covid hotel. Oltre ai passeggeri in arrivo da località da cui è obbligatorio fare il test, possono sottoporsi a tampone tutti i passeggeri che lo desiderino, su base volontaria. Non è necessaria prenotazione né alcun modulo da compilare.

Le raccomandazioni

“L’attività di screening resta fondamentale”: in una nota del commissario straordinario all’emergenza Pino Liberti si legge l’invito a “prenotare il vaccino e immunizzarsi. Ma è sempre buona norma mantenere il distanziamento, usare la mascherina e lavare le mani, anche se si è vaccinati”. Stesso invito alla prudenza dal presidente di Sac, Sandro Gambuzza: “Caldeggiamo che chiunque arrivi a Catania si sottoponga a tampone, raccomandando ancora una volta a tutti di assumere comportamenti corretti, mantenere i dispositivi di protezione individuale e il distanziamento”.


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