05 Gennaio 2013, 20:42
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La porta che chiude il passaggio pedonale tra Aci Trezza e Aci Castello
ACITREZZA – Il passaggio c’è, ma la porta è chiusa. Il vialetto che unisce i lungomare tra Aci Trezza e Aci Castello, infatti, esiste ma è sbarrato, ricoperto perfino da filo spinato.
Si tratta di un passaggio pedonale “di cortesia” che attraversa il Lido dei Ciclopi, una struttura balneare storica che fa da cerniera tra il Comune e la sua frazione marinara. Ma dovrebbe diventare un passaggio stabile, pedonale e ciclabile, ricoperto da una passerella di legno: è quello che prevede un progetto dell’amministrazione comunale, che però non è stato ancora realizzato. Sull’argomento c’è stato un referendum che ha detto “sì” al progetto.
Il percorso dell'iniziativa in bici "Da castello a castello"
Domani mattina, per la manifestazione “Da Castello a Castello”, a chiedere che il passaggio ciclabile diventi realtà saranno i ciclisti che parteciperanno alla pedalata collettiva “cataniaSiMobilita”: sulla pagina Facebook dell’evento gli organizzatori (il “Coordinamento Ciclistico Catanese” a cui aderiscono le associazioni: “WWF Catania” “Etna e dintorni”, FIAB “Montainbike”, “Catania in bici”, “Bradipi on bike”, “Etnaviva”, ed i due comuni di Catania e Aci Castello) lo hanno spiegato chiaramente: “Ci sarebbe piaciuto arrivare fino ad Acitrezza sempre via lungomare ma ciò al momento è impossibile a causa dello sbarramento degli ultimi 20 metri di percorso che separano il lungomare di Aci da quello di Trezza, unico paese sulla carta. Ci piacerebbe pensare che questa pedalata possa contribuire alla soluzione del problema”. Infatti, nonostante la scorta dei vigili urbani, il raduno in bici non potrà arrivare fino ai Malavoglia e “Catania Si Mobilita” terminerà al castello di Aci.
“Attendiamo da parecchie settimane – spiega a Live Sicilia Catania il sindaco di Aci Castello Filippo Drago – un nulla osta da parte dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sottratti alla mafia per poter effettuare la richiesta di continuazione dell’attività da parte del Lido dei Ciclopi. Questo ci consentirebbe, con i fondi del Lido, di poter realizzare la passerella di collegamento dopo una comunicazione al demanio marittimo. Bisogna avere qualche giorno di pazienza: se l’Agenzia risponde in qualche giorno, bene; viceversa, da sindaco di una comunità che ha votato un referendum, devo andare avanti e fare tutti gli atti che mi consentono di realizzarle la passerella”.
Il proprietario del Lido, infatti, è lo Stato perchè la struttura è stata confiscata alla criminalità organizzata. E’ il suo amministratore, Giuseppe Giuffrida, a confermare l’intoppo: “Aspettiamo il via libera. Avevamo già avuto un’autorizzazione da parte degli enti competenti, e speriamo che la passerella si possa realizzare presto. Anzi, abbiamo un progetto ancora più ampio: ci piacerebbe aprire il Lido anche in inverno per permettere di godere delle belle giornate invernali, con salutari bagni di sole”. Una possibilità, però, che dipende dallo stesso nulla osta: attualmente il Lido è aperto per circa cinque mesi dal 15 maggio al 30 ottobre.
Non tutti sono favorevoli al collegamento tra i due lungomare: secondo l’associazione “Sicilia da salvare”, infatti, la passerella potrebbe rovinare il paesaggio ed il Lido stesso. “E’ un giardino storico da tutelare – spiega a Live Sicilia Catania la presidente Iolanda Scelfo – e noi siamo contrari alla realizzazione di questa passerella perchè ci sarebbe il rischio di danneggiare la struttura balneare. Temiamo l’azione dei vandali, episodi di prostituzione, ed il rischio incendi. Senza contare la questione sicurezza, visto che il passaggio si trova sul bagnasciuga. Anche perchè l’alternativa c’è: si tratta di una strada piastrellata che attraversa il parcheggio del Lido. Inoltre, secondo noi gli abitanti di Aci Trezza non vogliono la passerella perchè solo una minima parte dei residenti è andata a votare: poco più di 2mila su 16 mila. Speriamo che non avvenga ciò che è successo al Lido Galatea, dove c’era un boschetto meraviglioso: ora nessuno se ne ricorda più perchè è stato distrutto”.
Tra i residenti, inoltre, monta la protesta per i frequenti episodi di spaccio che si verificano nella zona, isolata la notte. Pronta la risposta del sindaco Drago: “I Vigili Urbani presidiano il territorio, ma se i residenti notano situazioni del genere devono essere i primi ad avvertire le forze dell’ordine”.
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05 Gennaio 2013, 20:42