03 Aprile 2019, 15:00
1 min di lettura
Cinquestelle sempre in pressing sul ministro dell’Economia Tria, con Di Stefano che lo sollecita a firmare il decreto per i risarcimenti ai risparmiatori truffati dalle banche, visto che nella manovra da lui firmata i soldi per la copertura c’erano. E Pellegrini e Buffagni che tornano sul caso della consigliera Bugno, perché lei valuti l’opportunità di dimettersi. Dal Corriere, intanto, Tria contrattacca (‘contro di me spazzatura’) e respinge qualunque ipotesi di sue dimissioni: “Sciocchezze. Se andassi via dovremmo vedere quale sarebbe la reazione dei mercati”. Le opposizioni insorgono: intimidazioni? il ministro riferisca alle Camere.
‘Invito tutti i ministri a non lasciarci distrarre da timori o preoccupazioni’. Lo afferma il premier Giuseppe Conte, da Doha, interpellato sulle tensioni di queste ore tra la maggioranza, e in particolare il M5S e il ministro Tria. ‘Leggo su alcuni giornali di dimissioni o strane richieste, non c’è nessuna dimissione o richiesta di dimissioni all’ordine del giorno’, precisa il premier. Intanto, sul dl crescita sarebbe stata raggiunta una intesa nel governo in vista del cdm di domani, nel senso di blindare i rimborsi ai risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie, riscrivendo la norma nel decreto crescita. E subito dopo emanare il decreto attuativo che dia il via alle erogazioni. (ansa)
Pubblicato il
03 Aprile 2019, 15:00