04 Gennaio 2023, 16:49
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La tromba d’aria fu devastante. Causò due vittime e ingenti danni. Sull’isola di Pantelleria è ancora vivo il ricordo di quel 10 settembre 2021. Ricordo che non si spegne anche perché ad oggi il ristoro dei danni non c’è stato. Si scopre adesso che i sopralluoghi che già dovevano essere fatti non sono stati mai compiuti. Sul banco degli imputati la Regione e il Governo regionale del presidente Musumeci.
Paradossale quello che sta accadendo. Lo si deduce dalla nota che il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, ha inviato al successore di Musumeci, al neo presidente Renato Schifani. Tema il riconoscimento dello stato di calamità che tarda ad arrivare. “È passato un anno e mezzo e ancora tutto tace – scrive Campo – Molti cittadini ci chiedono notizie, ma ad oggi abbiamo ricevuto solo dinieghi e gravi risposte che non si possono più tacere ulteriormente”. Paradossale quello che accade. All’indomani dell’evento calamitoso sull’isola arrivò l’allora presidente Musumeci per constatare danni e stringere le mani ai familiari delle vittime e ai feriti, “ma volando via dall’isola – stigmatizza Campo – ha dimenticato di fare eseguire gli adempimenti previsti”.
Oggi Musumeci siede sulla poltrona di ministro della Protezione civile nazionale da dove a Campo è arrivata una risposta disarmante: il numero uno della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio ha fatto sapere che il riconoscimento della calamità non c’è perché nessuno dalla Regione Siciliana ha chiesto, ai funzionari della Protezione Civile Nazionale, di fare i sopralluoghi per verificare danni e dichiarare ufficialmente lo stato d’emergenza. E’ come se Musumeci scrivesse a se stesso per dichiarare la propria inadempienza. Curcio scrive: “… per quanto attiene gli eventi del 10 settembre 2021 nel Comune di Pantelleria si comunica, che, a seguito dell’istruttoria condotta, nonostante il decesso di due persone per cui si esprime il più sentito cordoglio, non è stata evidenziata alcuna caratteristica di straordinarietà in termini di danneggiamento e di adozione di provvedimenti urgenti da parte delle competenti Autorità. Ad ogni modo, a margine di quanto sopra rappresentato occorre rammentare che, come noto, ai sensi della normativa vigente in materia, questo Dipartimento è legittimato a valutare una eventuale estensione dello stato di emergenza solamente a seguito di specifica e dettagliata richiesta da parte della Regione interessata, nella quale si evidenzino le ragioni per le quali si necessiti di fronteggiare l’evento con mezzi e poteri straordinari in conformità con la vigente normativa.”
“La richiesta della Regione Siciliana per Pantelleria non ci risulta mai inviata – scrive Campo a Schifani – tutto ciò lascia l’amaro in bocca ed umilia un territorio ancora con ferite aperte e famiglie con bambini senza più un padre o un parente caro”. “Adesso – conclude Campo nella lettera a Scifani riponiamo speranza in lei. Da parte nostra abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, la Regione per Pantelleria è stata in ritardo sin dall’inizio, Musumeci qui ha fatto registrare la sua presenza davanti alle telecamere, deliberando solo a dicembre 2021 la richiesta di calamità, dimenticando però di chiedere i sopralluoghi. A nome mio e della cittadinanza pantesca, la prego di considerare questa mia come una legittima richiesta per dovere di giustizia e per non far sentire ancora più distante questa comunità dall’Isola Madre.”
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04 Gennaio 2023, 16:49
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