“Troppi 61 milioni alla Sas” | L’Aula rinvia la discussione

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20 Novembre 2013, 20:03

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PALERMO – Sessantuno milioni di euro l’anno sono troppi: “Quasi l’equivalente di una manovra finanziaria”. Troppi, secondo alcuni parlamentari regionali dell’opposizione che hanno contestato lo stanziamento in favore della Sas, la maxi partecipata della Regione che ingloba i 1.970 dipendenti di Multiservizi, Beni Culturali e Biosphera.

Lo prevedeva inizialmente un emendamento del governo alle variazioni di Bilancio, ma la norma – che serve sostanzialmente a sbloccare il rinnovo del contratto tra Regione e Servizi ausiliari Sicilia, in scadenza il 31 dicembre – è diventata poi una legge a sé stante insieme con tanti altri articoli inseriti nella ‘manovrina’ e stralciati dalla presidenza dell’Assemblea regionale. Dopo le proteste dell’opposizione (ma non solo: alcune perplessità le ha manifestate anche Lino Leanza di Articolo 4, gruppo di maggioranza), quindi, si è deciso di prendersi una “pausa di riflessione” prima di passare all’approvazione del disegno di legge discusso oggi a Sala d’Ercole.

“Un po’ di tempo per concedere al governo una revisione delle somme destinate alla Partecipata – ha proposto Santi Formica della Lista Musumeci – , con un taglio dello stanziamento, anche del 10 per cento, delle somme previste nello stralcio”. I costi per il mantenimento della società, infatti, per Formica “sembrano inverosimili di fronte agli altri servizi finanziati dalla Regione”.

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Disponibile ad una revisione della legge anche l’assessore all’Economia Luca Bianchi, presente in aula, che però ha sottolineato come una decisione debba essere presa, e il più velocemente possibile, “per garantire la continuità ai contratti dei quasi 2 mila lavoratori della società”. Nella legge, inoltre, “è già prevista una norma a riduzione dei costi contrattuali – ha spiegato Bianchi – e le somme stanziate non costituiscono una nuova spesa per le casse regionali perché erano già state preventivate nella precedente finanziaria e accantonate come fondi globali”.

Un taglio, tra l’altro, era già stato fatto in sede di preparazione della norma. Rifinanziando il contratto con la Sas, infatti, è stato previsto un taglio della spesa di circa 3 milioni di euro rispetto a quella prevista in passato per le tre partecipate poi confluite. Ma evidentemente non è bastato. Adesso il governo dovrà rivedere lo stanziamento, martedì la legge tornerà in aula. Sta volta, forse, per essere approvata.

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20 Novembre 2013, 20:03

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