I bandi flop della Formazione | Fermi oltre 220 milioni

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11 Maggio 2014, 18:57

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PALERMO – Più di 220 milioni destinati ai giovani siciliani sono fermi. Nei cassetti dell’assessorato alla Formazione, dove prendono polvere, in attesa di poter essere spesi. Da “Sicilia Futuro” a “Youth guarantee”, sono diversi i bandi congelati, in attesa che l’amministrazione possa erogare somme ingenti e preziosissime. Nonostante la volontà, più volte espressa dal (giovane) assessore Scilabra e a dalla giunta di governo di voler puntare sui ragazzi.

“Da circa due anni – denuncia però il deputato Pd Filippo Panarello – ben 47 milioni di euro di fondi comunitari relativi alla sovvenzione globale ‘Sicilia Futuro’ sono inutilizzati: si tratta di somme destinate a sostenere l’ingresso di giovani ricercatori nel sistema universitario e della ricerca siciliano, ma oggi il rischio di definanziamento è concreto”. La denuncia, come detto, è di un parlamentare regionale del Pd, e quindi di maggioranza. Ma anche componente della commissione Formazione e Lavoro all’Ars, che ha presentato una interrogazione all’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra.

Panarello punta l’indice contro l’inerzia dell’assessorato. “E’ una situazione intollerabile – spiega  – che contraddice il conclamato impegno ad utilizzare i fondi comunitari e penalizza il mondo dell’università e della ricerca, fondamentale per promuovere politiche di sviluppo. Mi chiedo cosa abbia determinato un ritardo così ampio e come mai l’assessorato alla Formazione non abbia fino ad oggi provveduto a superare gli eventuali ostacoli, dal momento che una somma così rilevante potrebbe essere utile a dare risposte alle legittime aspettative di enti e di migliaia di giovani. Ci aspettiamo dunque dall’assessorato, e più in generale dalla Regione, la reale volontà e la capacità di utilizzare efficacemente i fondi comunitari”.

Gli investimenti cui fa riferimento Panarello previsti riguardavano il finanziamento di borse di ricerca applicata, contributi per il rientro in Sicilia di ricercatori, l’inserimento di dottorandi e dottori di ricerca, il finanziamento di borse di studio per l’alta formazione, stage e/o tirocini presso imprese, centri di ricerca, istituzioni pubbliche e agenzie di sviluppo, finanziamenti di borse di studio e ricerca in Sicilia per giovani laureati e dottori di ricerca di nazionalità straniera; mentre la misura che finanziava master di prestigio all’estero banditi nel 2012 è stata sospesa.

Ma non solo. Panarello sottolinea anche l’assenza di notizie sul bando finanziato con l’avviso 1/2012 (circa 8 milioni), pubblicato nel febbraio 2012 e finalizzato a rafforzare l’occupabilità nel sistema della ricerca e sviluppo (R&S) ed a stimolare la nascita di spin-of di ricerca in Sicilia. E non finisce qua: “Anche del bando finanziato con l’avviso 4/2011 “beni in comune” (3 milioni) e pubblicato nel marzo 2011 non si hanno notizie”. Tutti avvisi che avrebbero potuto già dare una enorme boccata d’ossigeno ai giovani siciliani. Ma niente. Tutto fermo.

E fermo è anche il progetto Youth guarantee (Garanzie per i giovani). La Sicilia, infatti, come è stato riportato anche pochi giorni fa anche dal Corriere della sera, è una delle Regioni italiane in clamoroso ritardo sull’attuazione del Piano. Si tratta di un progetto nazionale, ma le singole regioni sono delegate ad attuare gli interventi. Anche in questo caso, in Sicilia, è tutto fermo. E stavolta, la cifra “congelata” è ancora più cospicua: 178 milioni di euro sono destinati all’Isola per una misura che dovrebbe fornire strumenti a giovani compresi tra i 15 e i 29 anni. Incentivi per aprire un’attività, attività di orientamento, di formazione. Insomma, misure utili a favorire l’occupazione dei giovani siciliani. Ma la Sicilia è in ritardo. Visto che il Piano dovrà prima essere portato in giunta di governo, quindi si potrà sottoscrivere la convenzione col Ministero del lavoro. “Ma siamo a buon punto – assicurano dall’assessorato – la convenzione sarà pronta entro la prossima settimana. E già domani si terrà un incontro per accelerare l’iter”. Intanto, però, quei 220 milioni di euro destinati ai giovani, iniziano a prendere la polvere.

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11 Maggio 2014, 18:57

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