"Troppo pochi per la pantera" - Live Sicilia

“Troppo pochi per la pantera”

Parla il responsabile dei "cacciatori"
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Nessun avvistamento e nessuna nuova segnalazione è giunta nemmeno questa notte nella sede operativa della Guardia Forestale regionale in via Uditore. Della pantera che dal ventidue di giugno gira per Palermo non si hanno più notizie, sembra scomparsa nel nulla.
Anche la strategia della cattura dell’animale tramite la grande gabbia posizionata in via Bronte è stata abbandonata dato che non ha avuto l’esito sperato.
L’assenza di avvistamenti nelle ultime quarantotto ore  fa crescere lo scetticismo di chi alla presenza della pantera non ha mai creduto addebitandola come frutto di una leggenda metropolitana.
Quindici giorni, però, di lavoro intenso per il Corpo Forestale Regionale, con uomini assiduamente impegnati in prima linea nell’individuazione del felino, guidati dal responsabile, Giuseppe Chiarelli che abbiamo intervistato per fare il punto della situazione sulla vicenda.

Chiarelli, a quante ammontano le segnalazioni finora ricevute?
“Siamo a circa ventuno segnalazioni, concentrate soprattutto sulla zona di Borgo Nuovo e San Martino delle Scale. Tuttavia, questo dato va filtrato ed epurato da tutte quelle segnalazioni che non avevano alcuna credibilità”.

Quindi, bisogna abbassare il numero poiché alcune le ritenete non credibili?
“Sì, penso che solo sei o sette di queste possono essere ritenute verosimili, mentre molte non erano precise . Ad esempio, riteniamo attendibile quella che si è verificata la scorsa settimana a Villa Cavaretta quando nella proprietà del signor Tony Bruno sono state ben sette persone a vedere l’animale. Abbiamo, invece, escluso quelle di chi ha riferito di aver visto un grosso animale che aveva una coda corta … Si capisce come una segnalazione di questo tipo non è verosimile, ma è dettata da una certa suggestione che questa storia inevitabilmente ha creato”.

È stata momentaneamente abbandonata la cattura dell’animale tramite la gabbia, come mai?
“Ci siamo accorti che da quando abbiamo predisposto la gabbia non ci sono state più segnalazioni e riteniamo, anche rispetto a quello che ci è stato riferito dagli esperti in questo campo che abbiamo consultato, che la presenza andropica abbia disturbato l’animale e per questo abbiamo deciso di accantonare questa tecnica”.

L’unico indizio che finora è stato trovato è la presenza di un collare con dei peli neri che si sta analizzando, quando sarà possibile conoscere l’esito?
“Si è perso qualche giorno perché la polizia scientifica non ha potuto effettuare le analisi che adesso, sono condotte dall’Istituto Zooprofilassi  di Palermo, ma ci vorrà ancora qualche giorno. Sono delle analisi molto complesse e si è perso del tempo perché occorre procurarsi un campione di peli di pantera per poter operare un confronto tra i due”.

Come proseguono, invece le  altre indagini che la Forestale sta parallelamente portando avanti per l’individuazione del possibile proprietario dell’animale?
“Anche quelle stanno andando avanti, ma c’è il massimo riserbo anche se non escludo che potrebbero a breve anche esserci delle novità. Il Corpo Forestale è impegnato su tutti i fronti di nostra competenza, sia di polizia giudiziaria, di strategia di cattura e di soccorso alle persone. Momentaneamente, seguiamo la situazione tramite il servizio h24 e attraverso le telecamere che monitorano tutta l’area intorno alla gabbia”.

Proseguirà il serrato controllo del territorio anche se non dovessero più esserci altri avvistamenti in futuro?
“Certo, le indagini andranno avanti comunque anche se con l’arrivo della alte temperature avremo meno uomini a disposizione per la ricerca della pantera perché saranno impegnati nel servizio di antincendio boschivo”.

Ci sarà bisogno di altri uomini e di altri mezzi, allora, magari l’intervento della prefettura per dei rinforzi?
“Noi della Forestale abbiamo già adeguatamente informato la Prefettura della presenza della pantera, ma il mio compito finisce lì”.


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