Trovati a casa di uno spacciatore| "Connivenza non punibile": assolti - Live Sicilia

Trovati a casa di uno spacciatore| “Connivenza non punibile”: assolti

Il Tribunale di Palermo

Condannato solo il padrone dell'abitazione, reo confesso

PALERMO – Si chiama “connivenza non punibile”. Non sapevano che al primo piano di una palazzina popolare allo sperone si producesse droga. Tutti assolti in appello, tranne il padrone dell’abitazione e reo confesso Roberto Serio che ha avuto uno sconto di pena da 5 anni e 5 mesi a 4 anni.

Gli assolti sono Antonio Nicosia, Gandolfo Emanuele Milazzo e Fabrizio Nuccio. In primo grado avevano avuto condanne superiori a sei anni. Erano difesi dagli avvocati Riccardo Bellotta, Concetta Rubino e Michele Di Lorenzo.

Quando nel settembre 2018 i carabinieri fecero irruzione nella casa di Passaggio Bernardino Verro trovarono un laboratorio per la produzione del crack. A nulla era servito il sofisticato impianto di videosorveglianza, composto da quattro telecamere collegate a una tv, che vigilava sul perimetro dell’abitazione. C’era anche un minorenne, pure lui assolto ma in un altro processo.

In primo grado non aveva convinto la spiegazione che gli imputati avevano fornito sulla loro presenza anche se Serio li aveva scagionati accollandosi l’esclusiva responsabilità.

La distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato – come ha spiegato l’avvocato Bellotta – va individuata nel fatto che, mentre la prima postula che l’agente mantenga un comportamento passivo, il concorso prevede un contributo attivo. 

 


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