23 Marzo 2014, 06:38
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CATANIA. Nella sua abitazione di Giarre le Fiamme Gialle della Compagnia di Riposto avevano trovato e sequestrato, a maggio dello scorso anno, 500 grammi di marijuana oltre a 7 piantine ed oltre 1000 semi della stessa sostanza. L’uomo, un 42enne affetto da paraplegia e costretto da vent’anni sulla sedia a rotelle a causa di un grave incidente stradale, aveva riferito ai finanzieri di farne uso personale per sopportare i dolori lancinanti da cui era afflitto. I militari, colpiti dalle sue condizioni fisiche, avevano caldeggiato la misura precautelare degli arresti domiciliari. Nel corso del giudizio abbreviato l’accusa aveva chiesto una condanna a 2 anni e 4 mesi.
Ma nei giorni scorsi il giudice del Tribunale di Catania Alessandro Centonze ha assolto l’uomo perché il fatto non costituisce reato, accogliendo la richiesta del difensore di fiducia Enzo Iofrida e riconoscendo l’uso terapeutico della cannabis. A sostegno della tesi difensiva, e cioè la sussistenza dello stato di necessità del proprio assistito, il legale Iofrida aveva prodotto alcune pronunce della Suprema Corte, un parere tecnico scientifico del Sert di Giarre, relativo alle cause e agli effetti dell’uso della sostanza nella fattispecie concreta, ed un articolo pubblicato lo scorso 24 febbraio su Live Sicilia con la pronuncia del gup di Palermo Nicola Aiello che ha assolto un perito informatico affetto da tumore, trovato in casa con alcune piantine di marijuana.
“Una pronuncia che adesso è destinata a costituire un precedente di rilievo – commenta con soddisfazione Enzo Iofrida – Proprio in questi giorni è in esame in Commissione Sanità dell’Ars un ddl sull’uso terapeutico della marijuana. Speriamo che anche a livello nazionale – conclude il legale – si giunga a consentire legalmente l’uso terapeutico della sostanza in questione per tutti coloro che combattono quotidianamente con dolori terribili che rendono pessima la loro già provata qualità di vita”.
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23 Marzo 2014, 06:38