Pozzallo, truffa al Centro migranti| Fatture gonfiate, sei denunciati

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24 Gennaio 2017, 09:33

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POZZALLO (RAGUSA) – Si sono concluse con la denuncia di sei responsabili le indagini condotte dai militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Ragusa, delegate dalla Procura Iblea, nei confronti del Centro di accoglienza per migranti, oggi “Hot spot”, di Pozzallo. L’inchiesta è stata avviata nel 2014 in seguito alla scoperta di materiale logistico destinato al Cpsa ma non presente nel Centro e si è poi allargata alla verifica sulla gestione dei fondi che il Ministero dell’Interno, tramite la Prefettura, eroga per l’accoglienza e il mantenimento dei migranti ospitati.

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L’indagine ha consentito di far emergere, attraverso la ricostruzione contabile delle giacenze di magazzino, delle fatture di acquisto e dei prospetti di rendicontazione delle spese, la responsabilità di 6 dipendenti del Comune di Pozzallo, con incarichi all’interno del Centro (direttore, magazziniere, contabile, responsabile servizio amministrativo e coordinatori) accusati di truffa e frode nelle pubbliche forniture. In particolare, le fatture di volta in volta presentate alla Prefettura di Ragusa per i servizi resi, sarebbero state “gonfiate” omettendo, nel contempo, di fornire le quantità di beni e servizi previste per contratto. Complessivamente gli indagati avrebbero richiesto impropriamente a rimborso negli anni 2013 e 2014 un importo di oltre 650 mila Euro, attestando falsamente una distribuzione di materiale mai avvenuta. A carico degli indagati, la Procura di Ragusa ha già inoltrato al Gip la richiesta di rinvio a giudizio per concorso in truffa e frode nelle pubbliche forniture.

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24 Gennaio 2017, 09:33

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