02 Ottobre 2014, 09:24
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PALERMO – Avrebbero fatto sparire quasi un milione di euro delle bollette Amap pagate dai clienti. Da qui l’accusa di truffa e peculato che ha portato in carcere due funzionari dell’ex municipalizzata. Si tratta di Carmelo Di Bella e Carlo Fasetti. Per i due è stato disposto il sequestro preventivo per equivalente di due immobili fino al raggiungimento dell’importo di euro 142mila euro.
In particolare si tratterebbe dei due addetti alla riscossione dei debiti dei condomini morosi. Nel corso dell’indagine sarebbero pure emerse le minacce per cercare di coprire i presunti imbrogli.
L’ammanco è venuto a galla un anno fa. Sono stati i vertici dell’Amap ad accorgersene e a presentare un esposto in Procura. Prima il fenomeno sembrava circoscritto ad alcune bollette, ed invece è lievitato fino a raggiungere una cifra considerevole quando i finanzieri hanno iniziato a spulciare i conti degli anni passati.
L’Amap accetta solo pagamenti con assegni, bonifici bancari, anche on line, e carte bancomat. Ed invece i presunti impiegati infedeli avrebbero ottenuto dai morosi soldi in contanti. Quindi rilasciavano una ricevuta di pagamento. Evidentemente falsa, dicono ora i finanzieri. Poi qualcuno sarebbe entrato nel sistema informatico per fare apparire regolare la procedura.
Nei mesi scorsi nella vicenda si è innestata una brutta storia di minacce. Sono stati recapitati dei mazzi di fiori funebri a tre dipendenti che probabilmente avevano scoperto che qualcosa nei conti non quadrava.
“I funzionari dell’Amap sono riusciti ad operare nell’arco di 5 anni. Si introducevano nel sistema informatico e riuscivano ad accaparrarsi 910 mila euro – ha detto il procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci –. Ancora una volta viene fuori la fragilità dei sistemi informatici che gestiscono i pagamenti delle bollette. Sono stati alcuni dipendenti a segnalare alcune anomalie. Cogliamo questo segnale positivo”.
“Il Comune di Palermo si costituirà parte civile nel processo a carico dei due dipendenti infedeli dell’Amap”. Lo annuncia il sindaco Leoluca Orlando commentando la notizia dell’arresto di due dirigenti dell’azienda municipalizzata per essersi appropriati indebitamente di ingenti somme pagate da cittadini palermitani. “Gli arresti dei due dipendenti dell’Amap effettuati dalla Guardia di Finanza – osserva Orlando – confermano i sospetti che spinsero i vertici dell’azienda municipalizzata a presentare l’anno scorso un esposto alla Procura della Repubblica. I fatti emersi dalle indagini sono gravissimi. Si tratta di comportamenti criminali che hanno arrecato un enorme danno non solo all’Azienda, ma a tutta la cittadinanza. Il Comune di Palermo e l’Amap continueranno a tenere alta la guardia per il buon funzionamento dell’Azienda e per impedire che si possano ripetere fatti di questo genere”.
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02 Ottobre 2014, 09:24