PALERMO – Assoluzione nel merito per la truffa, prescrizione per il falso. Si chiude così il processo che vedeva imputati l’ex commissario della Fiera del Mediterraneo, Giovanna Livreri, il dirigente dell’ente autonomo Silvana Farinella, e l’imprenditore Mario Lo Piccolo.
L’accusa principale, quella che non ha retto nel merito al vaglio dello collegio, ruotava attorno a dei presunti lavori fantasma. Nel 2006, secondo l’accusa, sarebbero stati pagati 150 mila mila euro per una serie di lavori: dagli impianti luce e audio in tutto il complesso fieristico alle vie di fuga, agli scivoli per i portatori di handicap. Nel corso del processo, però, è emersa l’effettiva realizzazione degli interventi. Da qui l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” degli imputati difesi dagli avvocati Giuseppe Scozzola e Pietro Cascio.
Una sentenza, quella emessa dal Tribunale presieduto da Vincenzina Massa, in linea con il precedente proscioglimento di un altro imprenditore, Piergiorgio Martorana, il quale aveva dimostrato che l’allestimento richiesto all’azienda del suo assistito fu effettivamente realizzato.
La sola Livreri doveva rispondere anche di un presunto falso legato alla ratifica di una delibera della Fiera del Mediterraneo. Un’ipotesi per la quale è intervenuta la prescrizione.
