12 Giugno 2023, 12:25
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ENNA – I finanzieri del comando provinciale della guardia di finanza di Enna, su delega della procura, hanno eseguito due provvedimenti di confisca definitiva di beni e denaro per 100 mila euro, a due imprenditori agricoli, per circa 100 mila euro, accusati di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di contributi pubblici erogati dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
Il primo provvedimento è stato eseguito nei confronti del titolare di un’azienda agricola e di allevamento animali di Capizzi (Me), il quale, per incassare contributi comunitari dell’unione europea, avrebbe stipulato una serie di falsi contratti di affitto relativi a fondi rustici ubicati nel territorio della provincia ennese.
L’imprenditore era stato condannato in primo e secondo grado alla pena di sei mesi, ma la cassazione aveva annullato la condanna perché il reato è prescritto.
La decisione della suprema corte non ha impedito la confisca di cinque fondi agricoli di oltre 40 ettari, nonché titoli e somme di denaro depositati in conti bancari, per un valore di 75 mila euro circa.
Nel secondo caso, la confisca è stata eseguita ai danni una donna titolare di un’azienda agricola di Troina (En). Le indagini sono state condotte dai finanzieri della tenenza di Nicosia avrebbero fatto emergere una serie di false certificazioni sul possesso di vasti terreni, presentate all’Agea per ottenere contributi con fondi della politica agricola comune (Pac) dell’unione europea.
Anche l’imprenditrice accusata di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, è stata condannata in primo grado e secondo grado alla pena di un anno e sei mesi di reclusione.
Il ricorso in cassazione, dichiarato inammissibile, ha sancito pertanto la definitiva condanna dell’imputata e la confisca di un immobile a destinazione produttiva, del valore di circa 25 mila euro.
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12 Giugno 2023, 12:25