Truffa milionaria all’UE |Sei persone rinviate a giudizio

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20 Giugno 2014, 13:58

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CATANIA – L’ultimo terremoto alle falde dell’Etna passa da una presunta maxi truffa ai danni del comparto pesca. Il valore dei fondi che sarebbero stati dirottati verso progetti fantasma sfiora i 3milioni di euro, la notizia -svelata da La Sicilia- è stata confermata a Livesicilia da alcuni legali, ci sono indagati e imputati eccellenti.

A partire dall’ex sindaco di Acireale Nino Garozzo, che si difende: “Non dubito, e per questo sono sereno, che sarà tutto chiarito e spero a breve”.

Per non parlare di Gianni Vasta, presidente della Sac Service, società che gestisce, per conto della Sac, i servizi di sicurezza e vigilanza, parcheggio auto, manutenzione di impianti e infrastrutture e assistenza ai passeggeri. Insieme a lui sono anche indagati alcuni suoi parenti, Ada e Gianfranco Vasta, nella qualità di “consulenti” della Mcq, una delle società del sistema.

L’inchiesta della Procura guidata da Giovanni Salvi ha scosso i piani altissimi del potere, molti degli indagati infatti, sono direttamente riconducibili a esponenti di altissimo profilo politico siciliano. Salvi, contattato da LivesiciliaCatania, annuncia che lunedì prossimo diffonderà i particolari dell’inchiesta.

Il Comune di Acireale era una delle colonne portanti del sistema, tra gli indagati spiccano Giuseppina Ardita, impiegata, Rossella Di Stefano, impiegata, Marzia Antonella Leonardi, impiegata, Gaetano Leotta, ex funzionario comunale, Luciano Privitera, ex assessore e componente della Fondazione Carnevale di Acireale, Maria Quattrocchi, dipendente comunale, Salvatore Scibilia, ex dirigente comunale di Acireale e Pierpaolo Vecchio, funzionario comunale di Acireale.

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Nel lungo elenco degli indagati ci sono anche dirigenti regionali ed esponenti delle società che sono entrate a far parte della ragnatela che ha gestito direttamente o indirettamente i fondi pubblici stanziati per il comparto pesca e mai giunti ai diretti interessati. L’inchiesta è nata da un esposto del noto leader dei pescatori Fabio Micalizzi.

I RINVIATI A GIUDIZIO Antonino Felice Catara (ex presidente del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia), Laura Gulizia (dipendente del Comune di Aci Castello), Salvatore Li Calzi (imprenditore e consulente d’impresa), Pasquale Maggiore (titolare dell’ azienda Mcq di Palermo e ritenuto “mente” di tutto il sistema), Orazio Gaetano Puglisi (ex presidente del Consorzio Catania Ricerche) e Francesco Giovanni Riccioli (titolare di un’ azienda e consulente dei progetti) (fonte ansa)

GLI INDAGATI Garozzo Maurizio Agnese (dirigente generale Regione); Giuseppina Ardita (impiegata Comune Acireale); Alberto Barbera (socio Spata Srl); Daniela Di Mauro socia Mcq Sicilia); Rossella Di Stefano (impiegata Comune Acireale); Maria Galante (dirigente Regione); Antonino Garozzo (ex sindaco di Acireale); Marzia Antonella Leonardi (impiegata comunale Acireale); Gaetano Leotta (ex funzionario comunale di Acireale); Antonio Liotta (dipendente Regione); Antonino Lo Porto (dipendente Regione); Anna Maria Maggiore (Mcq Sicilia); Anna Maria Manzo (dirigente Regione); Ignazio Marinese (dirigente generale Regione); Stefania Massimino (presidente Cooperativa Gente di mare 1991); Antonino Moschitto (socio Spata Srl); Nicoletta Paparone (Parco scientifico e tecnologico di Sicilia); Luigina Pirolo (dirigente Regione); Luciano Privitera (ex assessore comunale di Acireale e attuale componente Fondazione Carnevale di Acireale); Maria Quattrocchi (dipendente Comune Acireale); Anna Maria Rosso (socia di Mcq); Daniele Scalisi (Consorzio Catania ricerche); Salvatore Scibilia (ex dirigente comunale di Acireale); Grazia Sicali (Spata Srl); Rosaria Sgroi (dipendente Comune di Piedimonte e consulente Mcq); Ada Vasta (consulente Mcq); Gianni Vasta (Presidente Sac Service); Gianfranco Vasta (consulente Mcq); Pierpaolo Vecchio (funzionario comunale di Acireale). FONTE LA SICILIA

AGGIORNAMENTO 24/06/2014 I 36 INDAGATI SONO STATI ARCHIVIATI

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20 Giugno 2014, 13:58

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