06 Aprile 2013, 18:22
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CATANIA – “Un giorno qualcuno mi ha detto che facevo l’imprenditore, sino a quel momento pensavo solo di aver lavorato e basta”. Alfio Turrisi è sulla breccia da 42 anni. È presidente di Sielte, un colosso internazionale delle Telecomunicazioni e dei Sistemi Tecnologici ed Energetici, con 20 centri operativi distribuiti in tutta Italia e all’estero, un gruppo che produce lavoro per 3000 persone tra ingegneri, periti e società di sub-appalto. L’ingegnere Turrisi, in tandem con Giuseppe Ursino (CEO di JO), lunedì 8 aprile aprirà i lavori di StartUP Generation – Dialogo con i fondatori d’impresa (Aula Magna di Palazzo delle Scienze – h. 15.00), il ciclo di incontri organizzato dal Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania e dal Tavolo per le Imprese. Un evento per raccontare agli studenti gioie e dolori dell’essere imprenditori di prima generazione. Le difficoltà, ma anche il fascino, di scalare la montagna e raggiungere la vetta.
“Fondare un’impresa è un’azione da simpatici incoscienti, – rivela Turrisi, sorridendo – specie oggi. Devi essere un malato cronico, che abbina passione, ottimismo e una buona dose di follia”.
Nato a Presa, una frazione di novanta anime del comune di Piediemonte Etneo, Alfio Turrisi aveva le idee chiare sin dal terzo anno di ingegneria: “Appartengo alla categoria della old economy, quella generazione di lavoratori convinta che il valore di un’azienda si misura nel tempo. Creare valore significa agire nella continuità, investendo sugli uomini e sulle strutture nel lungo periodo. Così da generare benessere per tutta la collettività e non solo per sé stessi. Ai giovani desidero trasmettere un messaggio semplice: quel che serve è avere un’idea chiara e impegnarsi a fondo per tramutarla in realtà. Realizzare il tuo sogno di bambino è il risultato più bello”.
Al suo fianco, nel primo appuntamento di StartUP Generation, siederà Giuseppe Ursino, fondatore di JO, un gruppo di cinque aziende e due organizzazioni non profit nei settori delle applicazioni web, delle energie rinnovabili e della consulenza aziendale.
“Ho capito che il mio mondo era quello delle imprese – esordisce Ursino – solo mettendomi alla prova nel lavoro. Appena laureato in Economia non avevo ancora le idee chiare. Ho iniziato come professionista e poi strada facendo ho avuto la chiara percezione della mia attitudine alla gestione delle risorse umane, di quelle tecniche e di quelle finanziarie. Una vocazione per me irrinunciabile alla visione d’insieme ed alle sfide continue. Come quelle delle applicazioni web dove la competizione è su scenari internazionali, durissima. O nelle energie rinnovabili, dove nei prossimi anni ne vedremo delle belle.”
Giuseppe Ursino ha fondato JO nel 1998, accompagnando la sua passione prima con l’impegno nel Consiglio dell’Ordine dei Commercialisti di Catania e poi nel mondo imprenditoriale quale vicepresidente nazionale di Assoconsult – Confindustria.
“L’imprenditore di prima generazione ha un evidente svantaggio – continua Ursino – la mancanza di conoscenza del contesto, degli uomini e dell’affidabilità delle aziende che ti circondano. Forse questa è la parte più dura della gavetta, fai più errori e li vivi tutti sulla tua pelle. I primi successi importanti, però, ti fanno toccare il cielo con un dito perché ti ripagano delle fatiche, di tutte le nottate insonni e dei rischi che hai corso. E poi la bellezza del gioco di squadra coi tuoi collaboratori. Pensa che la mascotte di JO è la formica.”
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06 Aprile 2013, 18:22