09 Aprile 2010, 17:10
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“Faremo di tutto per tutelare l’area dei monti Iblei. Si tratta di un angolo di Sicilia straordinariamente ricco di testimonianze architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche che è del tutto incompatibile con le attività legate all’estrazione di idrocarburi”. Lo dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Gaetano Armao, a proposito delle trivellazioni che la società Eni Mediterranea idrocarburi sta effettuando proprio nell’area Iblea. “Ricordo che le trivellazioni – sottolinea Armao – interessano una zona che ricade dentro il Parco nazionale degli Iblei di imminente istituzione e previsto da una legge dello Stato che risale al 2007. Proprio il prossimo 30 aprile la Regione siciliana consegnerà al ministero dell’Ambiente la proposta di perimetrazione del Parco degli Iblei”. “Nell’area degli Iblei – aggiunge l’assessore – ritroviamo un inestimabile patrimonio paesaggistico e una biodiversità testimoniata da ben sedici Siti d’interesse comunitario, cinque riserve naturali e oltre ventimila mila ettari circa di boschi demaniali. Per non parlare, poi, dei beni culturali: basti pensare che la Val di Noto, tutelata dall’Unesco in quanto iscritta alla World Heritage List, è parte integrante del Parco nazionale Ibleo. A questi si aggiungono nove siti archeologici, altri monumenti e beni etnoantropologici di grande rilevanza internazionale”
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09 Aprile 2010, 17:10