“Tutti dentro, tranne il Ciapi”

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03 Maggio 2010, 12:00

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Toto Cordaro

Alla fine sono stati loro i grandi esclusi dall’ennesima infornata di stabilizzazioni sancite dalla manovra economica approvata la scorsa settimana a Sala d’Ercole. Gli “ex ciapisti”, cioè i corsisti del C.I.A.P.I., il Centro interaziendale addestramento professionale integrato, che attendevano la stabilizzazione della loro posizione dopo mesi, anzi anni vissuti nel purgatorio della precarietà. La manovra economica ha, infatti, dato il via libera alla stabilizzazione di 4.500 precari e ha consentito l’avvio del rinnovo dei contratti per tre anni per altri 3.200 precari. L’emendamento che avrebbe consentito anche agli ex corsisti dell’istituto di formazione professionale regionale di beneficiare degli effetti delle nuove assunzioni, presentato dall’ex deputato dell’Mpa, ora transitato al gruppo misto, Marianna Caronia è stato, invece, bocciato, nonostante il sostegno di un gruppo di 40 parlamentari appartenenti a tutti partiti rappresentati all’Ars. Lo stop all’emendamento ha subito innescato le reazioni di protesta dei 416 ex corsisti che temono ora di vivere “da eterni precari”. Livesicilia ha sentito Totò Cordaro dell’Udc, che ha risposto anche sull’approvazione della Finanziaria e sui rapporti, sempre più saldi, tra il Governatore e i democratici di Sicilia.
 
Onorevole Cordaro, lei ha sostenuto in aula l’emendamento a firma Caronia per la stabilizzazione degli “ex ciapisti” che però è stato bocciato. Come mai?
“Per un motivo molto semplice: il presidente Lombardo tende a creare un danno a tutto quel mondo che, a suo parere, ha avuto beneficio dal sistema Cuffaro. La stabilizzazione degli “ex ciapisti” avrebbe inciso sul fondo sociale europeo per 5 milioni di euro, senza creare alcun aggravio di spesa per le casse pubbliche regionali. Non c’era quindi motivo di opporsi a questa proposta.”

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Andando oltre il caso specifico del Ciapi, qual è la posizione dell’Udc sulla spinosa qustione del precariato nella nostra Regione?
“L’Udc è per chiudere la partita del precariato in Sicilia. Non intendiamo farne di nuovi, ma neanche abbandonare quelli esistenti. Il nostro progetto prevede di valorizzare al massimo la creatività, le intelligenze e i talenti siciliani, ponendo fine alla loro dispersione e alla fuga verso il Nord”.
 
Il suo partito ha già espresso una sonora bocciatura alla manovra economica partorita dall’Ars qualche giorno fa. Quali sono le motivazioni di questo giudizio negativo?
“Si tratta di una Finanziaria insufficiente e soprattutto imbarazzante, frutto di un’alleanza che mette insieme di tutto. Le faccio qualche esempio: Confindustria non voleva la stabilizzazione dei precari, il Pd sì. Confindustria non voleva la ripubblicizzazione dell’acqua, i democratici si. In entrambi i casi il Pd è riuscito a portare a casa i suoi provvedimenti. Ma le forze che sostengono questo governo sono solo accomunate dalla voglia di gestione del potere, ma di condivisione politica e strategica non c’è nulla”.
 
Eppure Lombardo in queste ore ha detto che si augura non solo la continuazione ma anche il rafforzamento della strana coalizione Mpa, Pdl Sicilia, Pd…..
“Verrebbe da dire nulla di nuovo sotto il sole. Lombardo è il regista di questo vero e proprio ribaltone. Il Pd fino a qualche tempo fa diceva che il suo contributo si sarebbe limitato all’appoggio per le riforme, mentre ora ha votato l’atto politico per eccellenza che un partito pu votare. con le parole di Lombardo si è passati dall’ipocrisia al tradimento ufficiale della volontà degli elettori siciliani”.

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03 Maggio 2010, 12:00

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