15 Febbraio 2011, 19:47
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Nuova settimana e nuovi scontri all’Assemblea regionale siciliana. La seduta delle 16, con all’ordine del giorno la discussione del ddl sulla semplificazione e la proposta di riduzione del numero dei parlamentari, è stata preceduta da una conferenza dei capigruppo che tutto è stata meno che risolutiva. Riunione fiume, contrassegnata da contrapposizioni e scontri incentrati sulla possibilità o meno di inserire nel calendario dei lavori anche la riforma della legge elettorale. Dopo oltre due ore il calendario dei lavori provvisorio (per una settimana) resta inalterato: ddl semplificazione e riduzione dei parlamentari. Ecco quindi che appena inizia la seduta, iniziano anche le scintille.
A contestare l’ordine dei lavori, il capogruppo del Pd Antonello Cracolici, che spiega: “C’è stata la richiesta da parte del Pd, dell’Mpa e di alcuni esponenti di Fli di inserire all’ordine del giorno anche la legge elettorale. Richiesta non approvata dalla presidenza malgrado fosse auspicata dalla maggioranza. Chiedo quindi la sospensione dell’ordine del giorno e della discussione del ddl sulla semplificazione, che pure vogliamo, per riconvocare domani la conferenza dei capigruppo”.
Proposta approvata dall’aula non senza polemiche. “E’ una vergogna – ha tuonato Toto Cordaro (Pid) – L’onorevole Cracolici chiede di sospendere la discussione di una riforma alla quale hanno lavorato ben tre assessori e voluta dal governo. Fossi in Lombardo mi vergognerei di essere sostenuto da questa compagine”. “Quello di oggi – ha commentato in serata Cordaro a Live Sicilia – è un fatto politico politico fondamentale, perché rappresenta una sfiducia da parte della maggioranza all’assessore Chinnici. La verità – ha concluso Cordaro – è che oltre all’assessore Chinnici, sull’altare di questa legge elettorale si stanno sacrificando soprattutto i siciliani, in nome di una legge elettorale che non serve a nessuno, se non ai loro giochi di potere”.
Seduta rinviata domani quindi. L’ordine del giorno? Comunicazioni e il parere dell’Aula sulla possibilità di riprendere l’iter della riforma per la riduzione dei parlamentari. Niente semplificazione quindi.
“La richiesta di sospensione fatta dal Pd per costringere tutti a discutere della legge elettorale – commenta il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini – è un atto di sfiducia e uno sfregio nei confronti dell’assessore Chinnici. Da anni Lombardo parla di semplificazione, tutti la vogliono, e poi la sua maggioranza ne impedisce la discussione. A questo punto Lombardo venga in aula e decida: o difende il suo assessore o lo invita a dimettersi”.
Malumore anche in casa Udc con una Giulia Adamo infuriata. “Abbiamo votato la richiesta di sospensione – spiega – per lealtà verso la maggioranza ma così non si può lavorare. Chiediamo una riunione di maggioranza con il presidente Lombardo perchè non si capisce quale sia il senso di questa richiesta. Come Udc abbiamo tentato la mediazione ma è impossibile. Siamo in una guerra tra gruppi che, evidentemente, sono in campagna elettorale”.
Intanto Caterina Chinnici ha così commentato quanto accaduto questo pomeriggio a sala d’Ercole: “Sono dispiaciuta per l’esito della seduta di oggi. Spero che i gruppi politici possano trovare un accordo che non rallenti ulteriormente un ddl, unanimemente condiviso in commissione, che rappresenta un’occasione importante nel percorso di sviluppo e crescita della nostra Regione”.
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