19 Marzo 2010, 11:44
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Estorsioni, droga e furti messi a segno o progettati dalla cosca che voleva prendere il controllo della mafia palermitana vengono analizzati nel dossier, che pubblica il libro mastro del pizzo trovato durante le perquisizioni, con nomi e importi di chi si è piegato alle pretese del racket. E dalle intercettazioni emerge anche la rete degli affari, che secondo gli inquirenti da Palermo si spingeva fino a New York e Miami e trovava uno sfogo a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti: una rete che avrebbe fatto capo proprio a Settineri e che contava su investimenti nel settore immobiliare e alimentare. Ma non ci sono solo gli interessi delle cosche: i presunti mafiosi, parlando fra loro, descrivono anche una sorta di “codice di abbigliamento” del perfetto uomo d’onore. Che non deve mai indossare abiti sopra le righe o sfoggiare collane pacchiane.
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19 Marzo 2010, 11:44