10 Luglio 2019, 19:06
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Debutta domani alla Casa Circondariale “A. Burrafato” di Termini Imerese “U Ciclopu” il nuovo lavoro teatrale del regista Luciano Accomando realizzato con i detenuti e prodotto dal CPIA Palermo 2. In un’atmosfera comica e grottesca con continui richiami alla musica neomelodica e al programma “Uomini e donne” di Maria De Filippi, la traduzione siciliana di Pirandello del dramma satiresco di Euripide diviene un canovaccio per fissare gli elementi di base della trama.
Nella storia di Ulisse che giunge in Sicilia nella grotta di Polifemo, irrompono i Satiri, creature rozze, pronte alla truffa e all’ipocrisia, inclini al pettegolezzo e disperati per la mancanza di vino. Lo spettacolo si nutre della marcatura linguistica e dialettale dei personaggi, specie dei tre protagonisti sulla scena: l’agrigentino Sileno, pronto per un sorso di vino a spergiurare in nome dei figli, il napoletano Ulisse, furbo e bugiardo al limite della follia e il catanese Ciclope, rispettoso delle sole leggi che lui stesso si è dato.
Il testo, scritto da Accomando con la collaborazione dei detenuti, offre diversi spunti per riflettere sulla condizione detentiva. I Satiri, come i detenuti, per riscattarsi dalla schiavitù e ottenere la libertà, dovranno mettersi alla prova, navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, affrontare insieme paure, giudizi e conflitti interiori.
Lo spettacolo, rivolto ai detenuti e ai familiari, è stato realizzato grazie alla collaborazione del dirigente scolastico Patrizia Graziano, della responsabile del progetto Valentina Rinaldo, con l’assistenza di Silvana Moscato e il supporto operativo di Valeria Rausei. Le scenografie sono di Franco Tarantino e Roberto Tedesco.
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10 Luglio 2019, 19:06